Il ministro Nalinda Jayatissa, ha indicato quattro sfide: invecchiamento della popolazione, malattie non trasmissibili, salute mentale e alimentazione. Sottolineata la necessità di diagnosi e cure più diffuse. Tra gli obiettivi, migliorare la posizione del Paese nell’Indice di Salute Universale.
A 5 km dal confine con Israele, l’istituto fondato sotto l’Impero ottomano nel 1881 per ragazze cristiane lotta per la sopravvivenza. P. Youssef Nasr: le scuole cattoliche accolgono circa 190mila studenti, il 20% del totale e il 30% del privato. I non cristiani sono il 30%, anche se in alcune aree il dato supera il 60%. La sfida economica per la sopravvivenza e le tensioni etniche post-guerra.
Sono già 38 i chierici legati al patriarcato di Mosca che sono stati riconosciuti "colpevoli" di tradimento dai tribiunali di Kiev. Molti stanno chidedno di essere trasferiti in Russia, da dove però non giungono segnali di accoglienza particolarmente favorevoli: nella "guerra ibrdia" della politica ucraina la permanenza di metropoliti, vescovi e sacerdoti "fedeli" nel Paese è un fattore a cui non si può rinunciare.
Secondo l’Agenzia nazionale di polizia, nel primo semestre del 2025 sono stati oltre 40mila in Giappone i casi di morte isolata in casa. Il 28% viene scoperto dopo più di una settimana. Tra le cause: invecchiamento della popolazione, indebolimento dei legami, riluttanza a chiedere aiuto. P. Marco Villa, responsabile di un centro d’ascolto a Koshigaya: "Una persona mi ha appena detto: mi è rimasto un solo amico, ci sentiamo due volte all'anno... La solitudine il dramma più grande di questo Paese".
Nuove linee guida dal dipartimento educativo dello Stato per frenare fenomeni di emarginazione o repressione su base etnica e comunitaria. Richiesta anche massima riservatezza sulla casta di appartenenza, in particolare per quanti beneficiano di borse di studio. P. Devasagaya Raj: “Le scuole cattoliche facciano di più per promuovere valori umani ed evangelici di uguaglianza”.
Solo il 53% degli aventi diritto si è recato alle urne nell'ex colonia portoghese nonostante le navette che portavano a votare i lavoratori dei casinò per raccogliere il pressante invito del capo del governo locale Sam Hou-fai. In luglio 12 candidati erano stati esclusi e un ex- parlamentare arrestato in nome della "sicurezza nazionale" imposta anche qui da Pechino. Anche tra chi ha votato molte scede bianche e nulle.