Yasmin Church: protesta pacifica dei fedeli davanti alla residenza di Yudhoyono
Jakarta (AsiaNews) - Una manifestazione di protesta pacifica davanti alla residenza presidenziale - il Merdeka Palace, ndr - per rivendicare il principio della libertà religiosa e della pratica di culto. È la nuova iniziativa messa in campo da una sessantina di fedeli della Yasmin Church, che domenica 11 marzo hanno voluto richiamare l'attenzione di Susilo Bambang Yudhoyono allestendo dei banchetti in cui hanno esposto opere d'arte e manufatti realizzati dai bambini. Da tempo i fedeli della comunità protestante hanno avviato una battaglia con le autorità di Bogor, nel West Java, che hanno messo i sigilli alla chiesa; con la dimostrazione pacifica del fine settimana nella capitale, il gruppo intende "conquistare" la simpatia del capo di Stato e convincerlo a cambiare "atteggiamento" sulla vicenda. A fronte di una sentenza della Corte suprema che ha dato ragione ai cristiani, Yudhoyono non ha voluto sinora prendere posizione nella controversia che fede opposti i fedeli al sindaco Diani Budiarto e all'ala estremista islamica.
In un comunicato diffuso dai fedeli della Yasmin Church a margine della protesta, i manifestanti si rivolgono al presidente invitandolo ad ammirare "i manufatti dei nostri bambini, per capire quanto siano puri. Li educhiamo all'insegna dei valori positivi - aggiungono i leader cristiani - perché siano cittadini onesti e rispettosi degli altri". Nelle parole dei genitori emerge l'auspicio che i figli siano, in futuro, "bravi cittadini adulti, che mostreranno rispetto agli altri e ameranno questa nazione multietnica che è l'Indonesia". Da ultimo, i rappresentanti della Yasmin Church, a nome dei bambini, chiedono "perché si debba pregare per la strada come dei nomadi, invece di usare la chiesa" come sancito anche dai giudici della suprema corte.
Alla manifestazione pacifica di domenica hanno aderito anche l'ex segretario di Stato Bondan Gunawan, in carica ai tempi della presidenza di Abdurrahman Wahid "Gus Dur" e decine di attivisti per i diritti umani, fra cui la sorella minore dell'ex capo di Stato. Presente, inoltre, il presidente del Consiglio mondiale delle chiese, reverendo SAE Nabadan, che ha espresso "piena solidarietà" alla protesta dei fedeli della Yasmin Church. Interpellato da AsiaNews il portavoce della comunità protestante riferisce che il rev. Nabadan definisce la lotta della Yasmin Church "esempio nella battaglia per la giustizia sociale nel Paese" e auspica che "venga messa la parola fine a qualsiasi tipo di discriminazione".
Da mesi la Yasmin Church, una chiesa protestante, è teatro di una palese violazione del diritto e della libertà religiosa perpetrato dal sindaco locale Diani Budiarto che, incurante dei dettami costituzionali e di una sentenza della Corte suprema a favore dei cristiani, impedisce lo svolgimento delle funzioni. L'edificio è stato realizzato secondo i criteri previsti dalla legge e gode del permesso di costruzione (IMB) necessario per realizzare case o luoghi di preghiera. Lo scorso ottobre il sindaco ha stanziato i reparti della sicurezza contro i fedeli, che non possono più utilizzare il luogo di culto e non possono nemmeno pregare per strada.
28/05/2012