Yasmin Church: I radicali islamici attaccano due parlamentari durante la celebrazione domenicale
Due membri del partito islamico Pkb e del partito democratico Pdi-P che partecipavano a una cerimonia domenicale con la congregazione della Yasmin Church sono stati insultati e aggrediti verbalmente. La congregazione ha dovuto interrompere la liturgia, e spostarsi altrove, ma anche lì i radicali hanno impedito la celebrazione. L’inerzia del governo centrale e la complicità del sindaco.
Bogor (AsiaNews/Agenzie) – Due parlamentari del partito musulmano indonesiano National Awakening Party (Pkb) e del partito democratico di lotta (Pdi-P) che hanno partecipato al servizio domenicale della Yasmin Church (Gki) sono state attaccate con slogan e insulti da centinaia di fondamentalisti musulmani. Eva Kusuma Sundari e Lily Wahid, entrambe parlamentari nazionali, si sono unite alla congregazione della Yasmins Church che si era riunita per celebrare la liturgia della domenica nel parcheggio di un supermercato la mattina del 15 gennaio. La celebrazione è stata disturbata e interrotta da centinaia di membri del Muslim Communication Forum (Forkami) e dell’ Islamic Reform Movement (Garis), che gridavano “Allahu Akbar” oltre a lanciare slogan e a spintonare i fedeli. (29/12/2011 West Java: musulmani moderati difendono il Natale della Yasmin Church).
La congregazione è stata obbligata a svolgere le sue funzioni in casa dei membri, o sul suolo pubblico dopo che il permesso di costruzione per la sua chiesa è stato revocato dal sindaco di Bogor. Il 15 gennaio dopo questi attacchi si è spostata nella casa di uno dei membri, ma è stata seguita dalla folla di radicali. Bona Singalinging, portavoce della Gki, ha dichiarato che i fondamentalisti hanno tentato di interrompere la funzione anche nella casa del fedele cristiano, obbligando i presenti a sospendere la cerimonia fino a quando la folla non si è dispersa. “E’ stata un’intimidazione da parte di Forkami e Garis recarsi davanti a un’abitazione privata e cercare di interrompere la celebrazione”.
La presenza delle due parlamentari non ha avuto un effetto deterrente sui radicali, anzi. Eva Kusuma Sundair ha dichiarato che l’esperienza ha rinforzato la sua simpatia verso la Gki Yasmin, e verso altri gruppi marginalizzati. “Il caso della Gki Yasmin non riguarda solo la chiesa, ma l’integrità nazionale e l’applicazione della legge” ha dichiarato. E ha fatto riferimento al sindaco Diani Budiarto, che si rifiuta di obbedire a una sentenza della Corte suprema che gli ordina di permettere l’apertura della chiesa. “Questa gente sono i burattini del sindaco”.
I radicali accusavano Eva e Lily di interferire in una vicenda locale. Ma le parlamentari hanno risposto che i parlamentari nazionali hanno il diritto e il dovere di monitorare casi del genere. E ha suggerito che la posizione di Diani Budiarto potrebbe avere motivazioni economiche. “Non si spiega perché il sindaco prima ha dato il permesso e poi l’ha revocato, se non perché c’era una ragione economica. Ma abbiamo bisogno di prove, per sostenerlo”. Lily, del partito islamico Pkb, ha dichiarato di sperare che il governo centrale obblighi Diani a obbedire alla sentenza della Corte suprema. E ha aggiunto che lasicando le cose in una situazione di stallo si rischia che degeneri in forme violente.
La congregazione è stata obbligata a svolgere le sue funzioni in casa dei membri, o sul suolo pubblico dopo che il permesso di costruzione per la sua chiesa è stato revocato dal sindaco di Bogor. Il 15 gennaio dopo questi attacchi si è spostata nella casa di uno dei membri, ma è stata seguita dalla folla di radicali. Bona Singalinging, portavoce della Gki, ha dichiarato che i fondamentalisti hanno tentato di interrompere la funzione anche nella casa del fedele cristiano, obbligando i presenti a sospendere la cerimonia fino a quando la folla non si è dispersa. “E’ stata un’intimidazione da parte di Forkami e Garis recarsi davanti a un’abitazione privata e cercare di interrompere la celebrazione”.
La presenza delle due parlamentari non ha avuto un effetto deterrente sui radicali, anzi. Eva Kusuma Sundair ha dichiarato che l’esperienza ha rinforzato la sua simpatia verso la Gki Yasmin, e verso altri gruppi marginalizzati. “Il caso della Gki Yasmin non riguarda solo la chiesa, ma l’integrità nazionale e l’applicazione della legge” ha dichiarato. E ha fatto riferimento al sindaco Diani Budiarto, che si rifiuta di obbedire a una sentenza della Corte suprema che gli ordina di permettere l’apertura della chiesa. “Questa gente sono i burattini del sindaco”.
I radicali accusavano Eva e Lily di interferire in una vicenda locale. Ma le parlamentari hanno risposto che i parlamentari nazionali hanno il diritto e il dovere di monitorare casi del genere. E ha suggerito che la posizione di Diani Budiarto potrebbe avere motivazioni economiche. “Non si spiega perché il sindaco prima ha dato il permesso e poi l’ha revocato, se non perché c’era una ragione economica. Ma abbiamo bisogno di prove, per sostenerlo”. Lily, del partito islamico Pkb, ha dichiarato di sperare che il governo centrale obblighi Diani a obbedire alla sentenza della Corte suprema. E ha aggiunto che lasicando le cose in una situazione di stallo si rischia che degeneri in forme violente.
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