22/03/2013, 00.00
INDONESIA
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West Java, abbattuta la chiesa di Bekasi, per calcoli elettorali e consenso islamista

di Mathias Hariyadi
Eseguito l’ordine emesso dalle autorità, nonostante gli appelli dei fedeli. Leader cristiani invitano alla calma e chiedono di evitare gesti “ostili”. Dietro la demolizione l’ombra delle elezioni amministrative e il tentativo di conquistare i voti della frangia estremista islamica. A rischio anche la Yasmin Church.

Jakarta (AsiaNews) - I leader cristiani invitano i fedeli alla calma, evitando ogni gesto "ostile" che potrebbe esacerbare ancor più gli animi. Tuttavia, la tensione è altissima e non si escludono episodi violenti in risposta alla demolizione della Huria Kristen Batak Protestant (Hkbp) Setu Church di Bekasi, nella provincia indonesiana di West Java; l'abbattimento dell'edificio è stato eseguito nella tarda serata di ieri, nonostante l'appello lanciato dalla comunità scesa in piazza a difesa del luogo di culto. Le autorità non hanno voluto ascoltare le ragioni della minoranza cristiana, distruggendo - dopo un braccio di ferro durato mesi - una chiesa utilizzata da oltre 13 anni per le funzioni del fine settimana.

Per l'amministrazione della reggenza di Bekasi, il provvedimento di demolizione trova una base giuridica nella mancanza del permesso di costruzione, il famigerato IMB (Izin Mendirikan Bangunan). L'iter per la costruzione di una chiesa in Indonesia - cattolica o protestante - è complicato e possono trascorrere da cinque a dieci anni prima di ottenere tutte le autorizzazioni. La delibera scritta che permette l'apertura di un cantiere è rilasciata dalle autorità locali. La vicenda si complica se si tratta di un luogo di culto cristiano: serve infatti il nulla osta di un certo numero di residenti nell'area in cui viene costruito l'edificio e del gruppo per il dialogo interreligioso del posto. E spesso subentrano "non meglio precisate motivazioni" che spingono i funzionari a bloccare i progetti, dietro pressioni di movimenti radicali islamici.

La chiesa protestante di Setu non avrebbe avuto i documenti in regola, sebbene i rappresentanti della comunità cristiana abbiano più volte richiesto le autorizzazioni del caso senza ricevere risposte.

Secondo fonti della Hkbp Setu Church di Bekasi, dietro la demolizione eseguita ieri - e bollata come "violazione gravissima alla libertà religiosa" - vi sarebbero anche delle ragioni di mero "opportunismo politico". Agli episodi di tensione interconfessionale e di attacchi alla minoranza cristiana che si ripetono con frequenza nel West Java, si aggiungono anche "calcoli elettorali" in vista del voto alle prossime regionali, in cui si dovrà scegliere il nuovo sindaco. Per ricevere le preferenze della maggiorana musulmana, in particolare i fondamentalisti islamici, i politici colpiscono i diritti e le libertà fondamentali delle minoranze, in particolare i cristiani.

Il pastore Leonard Nababan, capo della Hkbp di Bekasi, invita i fedeli alla calma evitando qualsiasi atto o gesto violento. Al contempo, egli assicura di mettere in campo "tutti gli sforzi necessari per difendere il diritto alla libera pratica del culto".

Ora l'attenzione di attivisti e osservatori si sposta sulla GKI Yasmin Church a Bogor, reggenza del West Java, anch'essa a rischio demolizione come avvenuto a Bekasi. 

 

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