Voli diretti ogni settimana fra Pechino e Taipei
Pechino (AsiaNews) – Cina e Taiwan hanno firmato oggi un accordo storico che permette nei week-end voli aerei diretti fra lo stretto e visite di un maggior numero di turisti dalla Cina all’isola. In più, essi hanno deciso di aprire uffici quasi governativi per l’emissione di visti.
La firma dell’accordo è stata trasmessa in diretta dalla televisione cinese e segna un cambiamento di clima fra le due parti dello stretto dopo quasi 10 anni di mancanza di rapporti.
L’accordo prevede che dal 4 luglio prossimo vi siano ogni settimana 18 voli da Taiwan e 18 dalla Cina dal venerdì al lunedì. Fino ad ora vi erano solo pochi voli autorizzati durante le feste nazionali cinesi.
I voli congiungeranno in modo diretto Pechino, Taipei, Shanghai, Guangzhou, Nanchino, Xiamen, permettendo facili spostamenti dei businessmen che prima dovevano sempre passare e sostare a Hong Kong o Macao. Dal 18 luglio le due parti apriranno le porte ad almeno 3 mila turisti al giorno per parte.
Nello storico incontro iniziato ieri, Chiang Pin-kung, presidente taiwanese della Fondazione per lo scambio nello stretto, e Chen Yulin, presidente dell’Associazione per le relazioni nello stretto, hanno stabilito di avere canali di comunicazione e visite regolari fra le due organizzazioni. Nel prossimo futuro le due entità apriranno uffici di rappresentanza a Pechino e Taipei per l’emissione di visti in modo diretto. Finora i visti vengono rilasciati ad Hong Kong dall’Ufficio per il commercio con Taiwan e dalla China Travel Agency.
Quest’oggi Chiang Pin-kung sarà ricevuto dal presidente cinese Hu Jintao.
Il clima dei rapporti fra Cina e Taiwan è migliorato dopo l’elezione a Taiwan del presidente Ma Ying-jeou, che a differenza del suo predecessore cerca di attutire i contrasti con Pechino a favore di un miglioramento dei rapporti economici. Ma vi è anche il desiderio di Pechino di calmare le acque alla vigilia delle Olimpiadi. In passato la Cina è giunta fino alla minaccia di un’invasione militare se Taiwan avesse osato dichiarare l’indipendenza. Dal 1949 quella che per Pechino è “un’isola ribelle”, vive di fatto una totale autonomia ed è divenuta col tempo il partner commerciale più importante per la Cina e una solida democrazia.