Terrore a Tokyo per il terremoto, oltre 200 morti e decine di dispersi per lo tsunami
La fonte sottolinea che negli affollatissimi treni di Tokyo la strage è stata evitata solo grazie alle tecnologiche strutture di sicurezza. Infatti, ogni carrozza è studiata per rispondere a situazioni di questo tipo ed è fornita di particolari sedili che in caso di terremoto si trasformano in scivoli, consentendo ai passeggeri di uscire dal treno anche senza l’aiuto dei soccorsi.
Secondo il sito di sismologia U.S. Geological Survey (Usgs) il sisma è il più forte nella storia del Giappone. L’epicentro è stato registrato in mare a 130 Km da Sendai. La scossa più forte è avvenuta alle 14,46 ora locale ed è stata seguita da altre18 scosse con intensità compresa tra magnitudo 6 e 7,7 avvenute in meno di due ore. Il terremoto ha provocato uno tsunami con onde alte più di dieci metri che hanno spazzato via edifici, navi, automobili, spingendole nell’entroterra per diversi chilometri. Vicino a Sendai, le immagini dei media mostrano onde devastanti che trasportano detriti in fiamme, sommergendo case e fabbriche. A Niigata interi palazzi sono stati sventrati dall’acqua e le strade sono invase da cumuli di alberi e macerie alti diversi metri. Nella prefettura di Fukushima l’acqua si è spinta per oltre 5 km nell’interno, spazzando via intere città.
Preoccupa l’incendio nella centrale nucleare di Onagawa (prefettura di Miyagi). Per sicurezza l’agenzia Onu per il nucleare ha chiesto al governo giapponese di chiudere tutte le centrali. Il presidente Naoto Kan assicura che finora non si registrano fughe radioattive.
In tutto il Pacifico è stato lanciato l’allarme tsunami, che secondo gli esperti potrebbe estendersi fino al Cile e sommergere nel tragitto isole e atolli. I Paesi in cui è in vigore l’allerta sono Russia, Taiwan, Filippine, Indonesia, Papua Nuova Guinea, Australia, Nuova Zelanda, Figi, Messico, Guatemala, El Salvador, Costa Rica, Nicaragua, Panama, Honduras, Cile, Ecuador, Colombia e Perù. (S.C.)
03/10/2011