10/08/2010, 00.00
IRAN
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Teheran, sette membri Baha’i condannati a 20 anni di prigione

I sette sono personalità della cultura e del mondo scientifico. Erano nella prigione di Evin dal 2008. Sono accusati di “spionaggio a favore di Israele, insulto alle cose religiose, propaganda contro la repubblica islamica”. Almeno 47 membri sono in prigione a causa della loro fede.
Teheran (AsiaNews) – Sette membri dei Baha’i, una minoranza religiosa in Iran, sono stati condannati a 20 anni di prigione. Lo afferma il sito ufficiale del gruppo (news.bahai.org). Secondo i portavoce della comunità, le autorità iraniane hanno deciso la condanna lo scorso 8 agosto comunicandola solo oralmente agli avvocati difensori. Essi attendono una conferma scritta da parte dei giudici.
 
I sette membri sono stati arrestati nel marzo e nel maggio 2008 e tenuti nella prigione di Evin. Il loro processo ha avuto alti e bassi, con sedute fissate e poi cancellate per tutto il 2009. Nel 2010 vi sono state alcune brevi sedute dal gennaio a giugno; gli imputati hanno avuto solo un’ora per conferire con i loro legali.
 
Non è mai stata stilata una condanna scritta, ma l’agenzia semi-ufficiale Isna, ha riportato che i sette sarebbero stati processati per “spionaggio a favore di Israele, insulto alle cose religiose, propaganda contro la repubblica islamica”. Essi sono stati pure accusati di “diffondere la corruzione sulla terra”
I sette sono: sig.ra Fariba Kamalabadi, sig. Jamaloddin Khanjani, sig. Afif Naeimi, sig. Saeid Rezaie, sig.ra Mahvash Sabet, sig. Behrouz Tavakkoli, e sig. Vahid Tizfahm (v. foto).
 
I sette – personalità della cultura e del mondo scientifico - sono fra i responsabili nazionali della minoranza in Iran.
 
La comunità baha’i stata fondata intorno al 1860 dal nobiluomo persiano Baha’u’llah, autonominatosi nuovo profeta e prosecutore dell’opera di Mosè, Gesù e Maometto. In contrasto quindi con l'affermazione islamica che vede Maometto come l’ultimo profeta. Permessa ai tempi dello Scià, dalla rivoluzione islamica del ’79 essa è bollata come eretica e vietata. Dal ’79 oltre 200 seguaci sono stati giustiziati o assassinati, centinaia sono finiti in carcere, decine di migliaia sono stati privati di lavoro, pensione, attività commerciali. Tutte le istituzioni baha’i sono vietate e luoghi sacri, cimiteri e proprietà sono stati confiscati dal governo o distrutti Molti baha’i sono stati condannati solo per avere tenuto lezioni di religione ai loro bambini. I loro giovani non possono iscriversi all’università, se non si dichiarano “islamici”.
 
Il gruppo ha circa 7 milioni di seguaci nel mondo ed ha un tempio anche ad Haifa, nel nord di Israele. I membri hanno spesso spiegato che la loro presenza in Israele non ha motivi politici, ma religiosi: il loro fondatore, dopo aver subito un esilio da Baghdad e da Costantinopoli, è andato a vivere ad Haifa nel 1868, molto tempo prima che si formasse lo Stato d’Israele.
 
Secondo l’organizzazione, almeno 47 membri della comunità baha’i in Iran sono in prigione per la loro fede.
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