26/01/2009, 00.00
INDIA
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Suor Nirmala Joshi dedica ai poveri il premio Padma Vibhushan

di Nirmala Carvalho
La Superiora generale delle Missionarie della carità ha ricevuto l’ambito riconoscimento per l’opera a favore dei poveri e per la pace nel Paese. È la seconda più alta onorificenza civile dell’India. Suor Nirmala dedica il premio ai poveri e invita a “costruire una civiltà basata sull’amore”.

Calcutta (AsiaNews) – “Il premio assegnato dal governo dell’India è un riconoscimento per il lavoro svolto a favore dei più poveri fra i poveri nel Paese. Ed è a loro che lo dedico”. È il commento di Sr Nirmala Joshi, Superiora generale delle Missionarie della carità, insignita ieri del premio Padma Vibhushan dal governo dell’India. Sr Nirmala è succeduta a Madre Teresa di Calcutta nella guida dell'ordine.

Padma Vibhushan, che in lingua locale significa “ornata con il loto”, è la seconda più alta onorificenza civile indiana, mentre per le Missionarie della carità rappresenta un tributo fra i più importanti ricevuti sinora per il lavoro svolto nel Paese.

“Nel Messaggio per la giornata mondiale della Pace – riferisce suor Nirmala, nella foto con la beata Teresa di Calcutta – Benedetto XVI ha sottolineato che i poveri sono la ricchezza del mondo. Noi, missionarie della carità, siamo le destinatarie della grazia che deriva dal loro servizio”. La superiora delle MC, nominata proprio da madre Teresa nel 1996 alla guida dell’ordine, sottolinea che “questa onorificenza va a noi tutti, fratelli, padri, sorelle, volontari laici e collaboratori al servizio di poveri e bisognosi. Attraverso il nostro lavoro diventiamo strumenti di pace e di amore”.

“Il premio – prosegue – è una conferma della volontà del governo dell’India di proteggere e difendere i diritti sanciti dalla Costituzione a tutti i cittadini. Una volontà che viene ribadita quest’anno, in cui si festeggia il 60esimo dalla nascita della Repubblica e della promulgazione della Costituzione”. Suor Nirmala ringrazia infine “la gente di tutto il mondo per la cooperazione e l’aiuto fornito” all’opera delle Missionarie della carità e conferma che “lavorare per i poveri” è un mezzo privilegiato per “costruire una civiltà basata sull’amore”.

Tra i tanti messaggi ricevuti da suor Nirmala vi è anche quello di suor Suma, superiore generale delle MC in Orissa, teatro negli ultimi mesi di un pogrom anti-cristiano: “Suor Nirmala – commenta suor Suma – è stata un messaggero di pace. La sua presenza e l'intercessione presso il governo dell'Orissa hanno garantito l’assistenza ai bisognosi e sono state fonte di consolazione e di speranza”.

 

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