16/03/2011, 00.00
GIAPPONE
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Sempre più danni ai reattori di Fukushima. Gli stranieri fuggono

Incendio anche al reattore n. 4. Si teme per il n. 5 e 6, dove si registra un innalzamento della temperatura. Evacuati per un'ora i tecnici che lavorano all’impianto, esausti e a rischio radiazioni. Il direttore dell’Aiea conferma che Fukushima “non è Cernobyl”, ma il commissario europeo parla di “apocalisse”. Cresce il bilancio dei morti: 4 mila e 8 mila dispersi. Nel freddo, milioni di sopravvissuti sono senza elettricità e senza acqua.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Un incendio e una ulteriore scossa di terremoto ha colpito stamane l’impianto nucleare di Fukushima. Il governo conferma che il livello delle radiazioni si è innalzato attorno al reattore, tanto da obbligare i 50 tecnici rimasti a ritirarsi in luoghi protetti per breve tempo. Anche a Tokyo cresce la radioattività, seppure a livelli ancora non pericolosi per la salute. La Francia ha consigliato ai connazionali di lasciare il Giappone o dirigersi a sud; la Gran Bretagna consiglia di non andare in Giappone se non per estrema necessità; la Cina ha inviato due aerei per trasferire in patria centinaia di suoi connazionali.
 
L’incendio di stamane pare aver danneggiato il reattore n. 4; ieri è stata la volta del n. 2; nei giorni precedenti avevano subito danni i reattori n. 1 e 3. Questa mattina alle 7.00 i tecnici hanno registrato un innalzamento della temperatura ai reattori 5 e 6. Il terremoto e lo tsunami dell’11 marzo ha colpito l’impianto di raffreddamento, lasciando aperto il rischio che le sbarre di materiale radioattivo, surriscaldandosi, producano una fusione nucleare.
 
Nei giorni scorsi, a causa dello tsunami, la Tokyo Electric Power Company (Tepco), responsabile dell’impianto, ha mandato a casa 750 degli 800 tecnici in servizio. I 50 rimasti sono ormai esausti per l’enorme emergenza affrontata. Il Giappone ha chiesto aiuto all’Aiea, l’agenzia atomica dell’Onu, e a esperti statunitensi per affrontare i problemi. Il direttore dell’Aiea, il giapponese Yukiya Amano, ha chiesto maggiori informazioni per capire come intervenire, ha descritto l’esplosione di oggi come “un evento molto preoccupante”, ma ha escluso che Fukyshima sia “una nuova Cernobyl”.
 
Finora, l’aria piena di particelle radioattive viene trascinata dal vento verso il mare in direzione est, ma a Tokyo il livello di radioattività è 10 volte superiore al normale. Pur non essendo pericoloso per la salute dell’uomo, ciò sta spingendo a partire molti giapponesi, ma soprattutto gli stranieri.
 
Il governo giapponese ha stabilito un livello 4 di pericolo radioattivo, ma secondo l’agenzia atomica francese, il livello è 6 (Cernobyl era 7). Il commissario europeo dell’energia, Guenther Oettinger ha parlato di “apocalisse” e stima che a Fukushima  “praticamente tutto è fuori controllo”.
 
Per questo Parigi ha consigliato ai suoi connazionali di lasciare Tokyo o di spostarsi verso il sud del Paese. La Cina ha inviato due aerei in più del solito e due navi per raccogliere i cinesi che vogliono ritornare in patria. Diverse compagnie aeree hanno cancellato voli da e per Tokyo per motivi di sicurezza.
 
L’emergenza nucleare rischia di far passare in secondo piano l’emergenza tsunami. Il bilancio delle vittime è cresciuto fino a oltre 4 mila, con almeno 8 mila ancora dispersi. Circa 850 mila persone nel nord sono senza elettricità e 1,5 milioni senza acqua corrente, sotto un clima di freddo rigido.
 
La borsa di Tokyo ha chiuso con una crescita del 6%; nei due giorni passati aveva perso il 17%.
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