Pyongyang: anche i bambini delle elementari devono piantare il riso
Seoul (AsiaNews) - Il regime nordcoreano ha ordinato ai bambini delle scuole elementari - dai 5 ai 10 anni - di partecipare al lavoro stagionale nei campi. Le scuole relative a questa fascia di età sono state chiuse il 1° maggio e per ora non danno segni di voler riaprire. La decisione dimostra la disperazione di Pyongyang, impantanata in una crisi economica e alimentare in continuo peggioramento.
Una fonte racconta al DailyNK: "Di solito sono i liceali e gli universitari che vengono costretti a lavorare nei campi, ma stavolta serve ogni aiuto possibile. I bambini vengono usati per trasportare i sacchi di semi, molto pesanti. Non è tanto male se il campo è vicino casa, ma molti bambini vengono mandati lontano e quindi non hanno modo di mangiare durante il lavoro".
Il regime nordcoreano, guidato dal giovane dittatore Kim Jong-un, si trova in una situazione disastrosa: dopo l'abbandono del tavolo dei Colloqui a sei sul disarmo nucleare, avvenuto nel 2008, la comunità internazionale ha ridotto gli aiuti umanitari al Paese. Le continue provocazioni militari e la crisi missilistica dello scorso mese hanno chiuso quasi del tutto gli invii. Persino la Cina, ultimo alleato rimasto a Pyongyang, ha stretto i cordoni.
Le autorità, prosegue una seconda fonte, "hanno limitato persino le ore di apertura del mercato Pyongsung, il più grande del Paese, per mandare la gente nei campi. La mobilitazione generale è iniziata il primo giorno di maggio e continuerà fino alla fine del mese. Ma potrebbe andare avanti fino alla fine di giugno".
Per "alzare il morale" dei bambini, il settore della Propaganda nazionale ha preparato un programma apposito: "Nei campi passa a ritmi regolari una banda composta da bimbi che suonano il gong e i tamburi per incoraggiare i loro coetanei a lavorare con impegno nei campi".
27/02/2017 08:58