16/04/2011, 00.00
PAKISTAN
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Punjab, musulmani attaccano un villaggio cristiano

di Jibran Khan
L’assalto è avvenuto questa mattina a Khokarki, vicino alla città di Gujranwala. Centinaia di cristiani costretti ad abbandonare le loro abitazioni. A provocare l’attacco il litigio un cristiano e suo figlio con alcuni musulmani, per una falsa accusa di blasfemia. I due cristiani sono detenuti presso il locale commissariato di polizia.

Gujranwala (AsiaNews) – Centinaia di musulmani hanno attaccato questa mattina il villaggio cristiano a Khokarki a pochi km dalla città di Gujranwala (Punjab), costringendo alla fuga i suoi abitanti. Secondo fonti di AsiaNews, anonime per motivi di sicurezza, l’assalto è avvenuto in seguito al litigio fra un cristiano, Mushtag Gill e alcuni musulmani del luogo, che avevano accusato l’uomo e il figlio di blasfemia.

Mushtaq, 60 anni, e suo figlio, avrebbero dissacrato il Corano. La polizia li ha arrestati ieri, dopo la denuncia di alcuni musulmani, che sostengono di aver trovato pagine strappate del Corano nascoste in una borsa vicino all’abitazione dei due cristiani.

Mushtaq Gill è il vice preside del Christian Technical Training Center (Cttc), legato al seminario teologico di Gujranwala. Dopo l’arresto gli agenti hanno portato l’uomo e suo figlio nel locale commissariato di polizia stradale, per un primo interrogatorio. Secondo fonti locali, il caso non è stato ancora registrato dalle forze dell’ordine, che stanno portando avanti le indagini. La notizia dell’arresto ha scatenato il panico fra la comunità cristiana, mentre la famiglia dei due accusati è stata costretta ad abbandonare la propria abitazione e ha trovato ospitalità presso alcuni amici.

Per aiutare Mushtaq e il figlio, i parenti hanno contattato la Masihi foundation, associazione specializzata nella difesa delle minoranze religiose. Ishaq Masih Naz, vice presidente della fondazione, ha affermato di aver già tentato di contattare le autorità di Gujranwala per risolvere la situazione. 

Gujranwala e le aree circostanti sono fra i centri di maggiore attività degli estremisti islamici. In passato, nella città sono avvenuti diversi episodi di attacchi contro chiese, occupazioni di proprietà cristiane e omicidi legati a false accuse di blasfemia.

Lo scorso 5 aprile a Chak Jhumra (Faisalab, Punjab) un altro cristiano, Arif Masih, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di aver strappato alcune pagine del Corano. La comunità musulmana del villaggio ha preso le difese dell’uomo, che sarebbe vittima di una vendetta personale per una questione legata ai terreni.

Secondo dati della Commissione nazionale di Giustizia e Pace della Chiesa cattolica (Ncjp), dal 1986 all’agosto del 2009 almeno 964 persone sono state incriminate per aver profanato il Corano o diffamato il profeta Maometto. Fra questi 479 erano musulmani, 119 cristiani, 340 ahmadi, 14 indù e altri 10 di altre religioni. Essa costituisce anche un pretesto per attacchi, vendette personali o omicidi extra-giudiziali: 33 in tutto, compiuti da singoli o folle inferocite.   

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