Propaganda antigovernativa, tribunale vietnamita condanna due musicisti
Ho Chi Minh City (AsiaNews/Agenzie) - Un tribunale vietnamita ha condannato a pene detentive di varia entità due autori musicali, colpevoli secondo i magistrati di aver postato su internet alcune canzoni che conterrebbero "critiche verso il governo". Nel Paese del sud-est asiatico continua quindi la mano pesante delle autorità verso la dissidenza interna e le voci critiche. Di recente un tribunale popolare della provincia di Nghe An, nel nord del Paese, ha confermato in appello la condanna, emessa in primo grado nel maggio scorso, a carico di tre giovani attivisti cattolici, colpevoli - per le autorità comuniste - di "propaganda contro lo Stato" e aver distribuito "volantini antigovernativi" (28/09/2012 AsiaNews Tribunale vietnamita conferma la condanna di tre giovani cattolici). A nulla sono valsi gli appelli per la loro liberazione della Commissione di giustizia e pace della Chiesa cattolica di Vinh.
Secondo quanto riferisce l'avvocato Tran Vu Hai, legale della difesa, Vo Minh Tri (meglio conosciuto come Viet Khang, nella foto) e il collega TranVu Anh Binh sono stati incriminati - come avvenuto anche nel caso dei giovani attivisti cattolici - per aver promosso una "propaganda contro lo Stato". La condanna inflitta dal tribunale in primo grado è, rispettivamente, di quattro e di sei anni di prigione.
I due autori e compositori musicali avrebbero caricato le loro canzoni su un sito web con base all'estero, il quale presenta contenuti critici verso il governo comunista di Hanoi che più volte ha usato la mano pesante nel reprimere le voci critiche e la dissidenza interna. La sentenza di condanna è giunta al termine di un'udienza durata quasi cinque ore, che si è svolta questa mattina in un tribunale della città di Ho Chi Minh City, nel sud del Vietnam.
Intanto attivisti per i diritti umani e organizzazioni umanitarie internazionali hanno condannato senza mezzi termini le modalità secondo cui si è svolto il processo e hanno chiesto il loro "rilascio immediato". Anche i sociali network hanno rilanciato una campagna per la sua liberazione, fra cui Facebook che ha dedicato all'autore vietnamita una pagina a lui dedicata: "Free Viet Khang".