23/09/2006, 00.00
PAKISTAN
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Presto un settimanale in urdu per i cattolici di Karachi

di Qaiser Felix

L'arcidiocesi ha dato il via libera al progetto di p. Charles. Ancora non si conosce il nome della testata, che sarà la prima di questo tipo nella lingue nazionale.

Karachi (AsiaNews) - La comunità cattolica di Karachi, Pakistan, avrà presto un settimanale d'informazione in lingua urdu. A dare la notizia è lo stesso promotore del progetto, p. Arthur Charles. Il sacerdote ha da poco ricevuto l'autorizzazione dai responsabili dell'arcidiocesi, tra cui il vescovo mons. Evarist Pinto. "Nella nostra epoca, più che mai – ha dichiarato il presule – non possiamo negare l'influenza dei media e il loro valore nel diffondere la parola di Dio. Dobbiamo impegnarci in modo più attivo nel campo dell'informazione cattolica". "Sono certo – conclude Pinto – che il lavoro di p. Charles sarà ricco di frutti".

Al momento l'arcidiocesi di Karachi ha un solo settimanale, pubblicato in inglese, "The Christian Voice". "Il settimanale in urdu – spiega ad AsiaNews lo stesso p. Charles – seguirà il modello di 'The Christian Voice': avrà notizie ufficiali sull'arcidiocesi e la Santa Sede, informazioni sulle altre diocesi del Paese e da tutto il mondo, con un'attenzione particolare ai problemi sociali, teologici e liturgici". Il nome della testata deve ancora essere deciso tra una "lunga lista di proposte dalla comunità". Negli ultimi 8 mesi p. Charles ha messo in piedi una redazione, composta da amici e stimati giornalisti. "Loro – dichiara – hanno la mia stessa visione su molti aspetti, mentre in altri offrono il loro contributo originale". La pubblicazione farà affidamento solo su donazioni.

L'intento del sacerdote è creare "uno strumento per l'educazione e la formazione della nostra gente". "Ho un'idea molto ampia per la mia missione – racconta – Vorrei che il settimanale fosse un mezzo per la comunità di esprimersi e un campo di allenamento per varie discipline. Mi piacerebbe che dalla nostra redazione un giorno possano uscire giornalisti, scrittori, opinionisti ed analisti".

Convinto del successo che avrà il settimanale, p. Charles punta in alto. Tra i suoi obiettivi: un canale televisivo cristiano e una rado, che parendo dall'arcidiocesi poi possano raggiungere "tutto il Paese e oltre".  

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