Per la prima volta saranno ad Assisi buddisti thailandesi di alto rango
L’arcivescovo D’Aniello ha ricordato che la visita pare particolarmente opportuna alla luce dell’annuncio fatto da Benedetto XVI per l’ottobre prossimo: “Il Papa sta invitando rappresentanti delle confessioni cristiane, e delle maggiori fede religiose mondiali e gli uomini di buona volontà a fare un pellegrinaggio ad Assisi, luogo di nascita di san Francesco d’Assisi, per riunirsi, dialogare e pregare per la pace e la giustizia. Papa Benedetto XVI è convinto che ogni essere umano sia un pellegrino di verità e bontà”.
Somdej Phra Buddha Jarn ha dato il benvenuto agli ospiti, affermando che in Thailandia “anche se il 95% degli abitanti sono buddisti, c’è unità e rispetto fra le religioni. Per me ogni religione è importante e l’insegnamento di Bhudda è importante per il mondo, specialmente ora, perché ci sono conflitti ovunque e le persone cercando pace in questa società impermalente”.
Il vescovo Josef Chusak Sirisut, della diocesi di Nakhon e presidente della Commissione cattolica per la cultura e il dialogo interreligioso ha dichiarato: “Questa è la prima volta nella storia thailandese che i vescovi cattolici e il Supremo patriarca buddista si incontrano. Sento che la resistenza sta diminuendo in una certa misura. E considero questo una tappa importante, dal momento che la Thailandia quest’anno diventa il centro della Conferenza internazionale buddista”.
Somdej Phra Buddha Jarn ha colto l’occasione della visita del nunzio D’Aniello per annunciare che tre monaci anziani dell’Associazione thailandese saranno presenti alla giornata di preghiera di Assisi l’ottobre prossimo. E sarà la prima volta che tre monaci buddisti thailandesi di alto livello parteciperanno a questo tipo di avvenimento.