Patriarca Rai: Il Papa chiede la pace per la Siria. Il film anti-Islam offende tutti noi
Bkerke (AsiaNews) - Durante la sua visita in Libano, Benedetto XVI chiederà pace per la Siria e un blocco alla vendita di armi nella regione. È quanto affermato dal patriarca Bechara Rai, in una conferenza stampa tenuta stamane. Il capo della Chiesa maronita ha anche definito "vergognoso" il film anti-islam che ha provocato manifestazioni, violenze e morti in Libia. "Questo film - ha aggiunto - ci offende tutti".
Il viaggio che il papa sta per compiere dal 14 al 16 settembre vuole "fermare la spirale di violenza e di odio in Siria", ha spiegato il patriarca, ma anche chiedere "che coloro che vendono armi all'uno o all'altro gruppo" si fermino. Iniziate come un prolungamento della Primavera araba, le tensioni in Siria sono giunte a una vera e propria guerra civile, che ha causato la morte di decine di migliaia di persone. Governi occidentali, insieme ad Arabia saudita e Qatar sostengono i ribelli, con denaro e armi. La Russia, la Cina e l'Iran sostengono invece Bashar Assad e il suo governo.
"La guerra - ha precisato Rai - non è combattuta in nome dell'islam o del cristianesimo, ma da Stati, da parti interessate, da mercenari".
"Cristiani e musulmani - ha poi proseguito - devono unirsi attorno ad alcuni valori per gettare le fondamenta di una reale Primavera araba". Il papa viene in Libano per firmare e diffondere l'Esortazione apostolica seguita al Sinodo sul Medio oriente, celebrato a Roma nell'ottobre 2010, in cui si sono discussi molti aspetti e valori presenti nei movimenti che stanno cambiando il mondo arabo. "La visita del papa - ha aggiunto il patriarca - è un appello alla pace in Medio oriente, alla separazione della religione dallo Stato, all'accettazione dell'altro e della diversità nell'unità".
Riferendosi poi al film "Innocence of Muslims", il film anti-islam, prodotto da un ebreo americano, il patriarca ha detto che "il film è offensivo non solo verso i musulmani, ma verso tutte le religioni". "Le Nazioni Unite - ha aggiunto - e la comunità internazionale dovrebbero prendere una posizione ferma riguardo a questo genere di offese".
Il film, di basso costo e di bassa qualità, sembra essere stato costruito proprio per offendere i musulmani. Secondo quanto dichiarano gli attori, la storia su cui essi hanno lavorato non centrava per nulla con Maometto. Invece, durante il doppiaggio, sono stati cambiati i dialoghi. La pellicola, che è stata proiettata solo una volta a Hollywood, dipinge Maometto come un omosessuale, un violento, un pedofilo, un sostenitore degli abusi sui bambini. Non è ancora chiara l'identità del regista e produttore: egli si fa chiamare Sam Becile, ma negli archivi di Los Angeles a questo nome sono legati molti alias.