Papa: il 5 ottobre concistoro per la creazione di 10 nuovi cardinali

Tra loro anche l’arcivescovo di Jakarta. L’Angelus in ritardo perché Francesco è rimasto chiuso in ascensore e ha dovuto essere “liberato” dai pompieri.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Il 5 ottobre papa Francesco terrà concistoro per la creazione di 10 nuovi cardinali. Tra loro anche mons. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo de Jakarta. Gli altri futuri nuovi porporati sono mons. Miguel Angel Ayuso Guixot, mccj, Ppesidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso; mons. José Tolentino Medonça, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa; mons. Juan de la Caridad García Rodríguez, arcivescovo de San Cristóbal de la Habana: mons. Fridolin Ambongo Besungu, o.f.m. cap, arcivescovo di Kinshasa; mons. Jean-Claude Höllerich, sj, arcivescovo di Lussemburgo; mons. Alvaro L. Ramazzini Imeri, vescovo di Huehuetenamgo, mons. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna; mons. Cristóbal López Romero, sdb, arcivescovo di Rabat e padre Michael Czerny, sj, sottosegretario della Sezione migranti – Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

Saranno creati cardinali anche tre ultraottantenni – che quindi non potrebbero partecipare a un eventuale conclave. Sono: mons. Michael Louis Fitzgerald – arcivescovo emerito di Nepte; mons. Sigitas Tamkevicius, sj, arcivescovo emerito di Kaunas e mons. Eugenio Dal Corso, psdp, vescovo emerito di Benguela.

Nel dare l’annuncio, dopo la recita dell’Angelus, il Papa ha detto che “la loro provenienza esprime la vocazione missionaria della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra”.

L’Angelus di oggi era iniziato in ritardo. Il perché lo ha spiegato lo stesso Francesco, invitando le 20mila persone presenti in piazza san Pietro a dedicare un applauso ai pompieri che “mi hanno liberato”. A causa di un “calo di tensione””, Francesco è infatti rimasto chiuso nell’ascensore per 25 minuti.

In precedenza Francesco aveva ricordato che nel Vangelo di oggi Gesù con due parabole “indica due atteggiamenti fondamentali per la nostra vita: l’umiltà e la generosità disinteressata”.

“La prima parabola è rivolta a colui che è invitato a un banchetto, e lo esorta a non mettersi al primo posto, «perché – dice – non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: ‘Cedigli il posto!’. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto» (vv. 8-9). Gesù invece insegna ad avere l’atteggiamento opposto: «Quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: ‘Amico, veni più avanti!’» (v. 10). Dunque, non dobbiamo cercare di nostra iniziativa l’attenzione e la considerazione altrui, ma semmai lasciare che siano gli altri a darcele. Gesù ci mostra sempre la via dell’umiltà, dobbiamo imparare la via dell’umiltà, non la finta umiltà, quella più autentica, che permette anche di avere relazioni autentiche “.

“Nella seconda parabola, Gesù si rivolge a colui che invita e, riferendosi al modo di selezionare gli invitati alla festa, gli dice: «Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti» (vv. 13-14). Anche qui, Gesù va completamente contro-corrente, manifestando come sempre la logica di Dio Padre. E aggiunge anche la chiave per interpretare questo suo discorso: «Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti» (v. 14). Questo significa che chi si comporta così avrà la ricompensa divina, molto superiore al contraccambio umano”.

Dopo la recita dell’Angelus, Francesco ha anche ricordato che oggi “ricorre la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Una preghiera ecumenica, che anima la presa di coscienza e l’impegno per tutelare la nostra casa comune, a partire da uno stile di vita personale e familiare più sostenibile”. Per tale occasione oggi è stato diffuso un messaggio del Papa.

Il Papa, infine, ha chiesto di pregare per il viaggio apostolico in Africa che compirà dal4 al 10 di questo mese in Mozambico, Madagascar e Mauritius.