07/08/2013, 00.00
RUSSIA-USA
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Nonostante l'asilo a Snowden, Obama sarà al G20 di Pietroburgo

di Nina Achmatova
Il presidente Usa commenta per la prima volta il caso dopo la mossa di Mosca di accogliere il fuggitivo, di cui gli Usa chiedono l’estradizione. Secondo esperti russi, le ritorsioni di Washington non andranno oltre il livello diplomatico: la Casa Bianca ha bisogno del Cremlino.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) - Il presidente statunitense Barack Obama ha commentato la questione Snowden per la prima volta, da quando la Russia ha concesso asilo temporaneo al fuggito americano, che ha svelato i programmi segreti del governo Usa per sorvegliare le comunicazioni telefoniche e internet dei cittadini. Nella sua apparizione al Tonight Show, la sera del 6 agosto, Obama si è detto deluso dalla scelta di Mosca, ma ha garantito che non diserterà - come paventato da più parti - il vertice del G20 in programma il 5-6 settembre a San Pietroburgo. Nulla, invece, sull'atteso bilaterale con l'omologo russo, Vladimir Putin, annunciato per la vigila del summit dei Grandi 20, a Mosca. La Casa Bianca ha confermato che si sta ancora valutando l'opportunità di tenere il faccia a faccia, ma Obama non ha aggiunto alcuna informazione a riguardo.

Intanto, il Dipartimento di Stato ha garantito che si svolgerà, senza cambiamenti, il vertice "2+2" tra i ministri della Difesa e degli Esteri dei due Paesi, in programma per il 9 agosto a Washington e che era stato messo in dubbio a causa delle crescenti tensioni tra le rispettive Cancellerie. Secondo alcuni esperti russi, sentiti dall'agenzia Interfax, come Fiodor Lukyanov, capo del Consiglio per la politica estera e la Difes, è improbabile che le ritorsioni degli Stati Uniti verso Mosca vadano oltre il livello diplomatico. Secondo l'analista, sono più gli Usa che il Cremlino a tenere a una buona cooperazione. Basti pensare agli interessi delle major petrolifere americane nell'Artico russo. Unico, ulteriore, provvedimento potrebbe essere l'estensione della Lista Magnitsky, con la quale Washington ha già preso misure restrittive verso i funzionari russi, ritenuti colpevoli di violazioni di diritti umani. Serghei Karaganov, politologo, fa inoltre notare che gli Stati Uniti "devono liberarsi, in modo indolore, di alcuni obblighi in campo internazionale, ereditati dalla precedente amministrazione, e per fare questo hanno bisogno di collaborare con Mosca".

Nel frattempo Edward Snowden ha ricevuto ufficialmente la registrazione in Russia, anche se ancora rimane segreto il luogo esatto della sua residenza. Il suo avvocato, Anatoli Kucherena, ha riferito che l'ex consulente Cia non ha trovato un nuovo lavoro, ma ha ancora dei soldi da parte, e ha annunciato che il padre del suo assistito ha presentato la domanda per ottenere il visto e venire a trovare il figlio.
E mentre Snowden cerca lavoro, il parlamento russo lancia una raccolta di fondi in suo aiuto. L'idea è del deputato Ruslan Gattarov che ha annunciato l'imminente apertura di un conto corrente dove inviare offerte per supportare l'esperto informatico. ''Edward accetterà con gratitudine gli aiuti di cittadini russi", ha detto Kucherena. E mentre "Ed" ringrazia la Russia, il giornalista del Guardian, residente a Rio de Janeiro, che ha ricevuto per primo i dossier segreti del  Datagate - ha fatto sapere alla  Commissione Affari esteri del Senato brasiliano di aver ricevuto circa 20mila documenti top secret dall'ex analista Cia.

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