Nigeria, Boko Haram rivendica gli attentati contro due chiese: otto morti e oltre 50 feriti
Lagos (AsiaNews/ Agenzie) - Boko Haram, gruppo terrorista legato ad al-Qaeda, ha rivendicato gli attentati compiuti ieri in Nigeria, che hanno seminato violenza fra le comunità cristiane nel centro e nel nord del Paese. A Jos (Nigeria centrale) un kamikaze si è fatto esplodere insieme alla sua auto davanti alla locale chiesa cristiana. Circa 50 persone sono rimaste ferite nel crollo dell'edificio, 41 sono in gravissime condizioni. A Biu (Nord est del Paese), un gruppo di uomini armati ha aperto il fuoco sui fedeli durante la messa , uccidendo una donna. Gli attacchi hanno scatenato a Jos la rappresaglia dei cristiani. Poco dopo l'attentato contro la chiesa di Jos, un gruppo di giovani usciti illesi dal crollo ha attaccato alcuni musulmani presenti nell'area dell'esplosione. Negli scontri sono morte sette persone. Ben Kwashi, arcivescovo anglicano di Jos, ha condannato gli attacchi, ma ha invitato i cristiani ad evitare inutili e rappresaglie che non fanno che aggravare la situazione.
Gli attacchi di ieri giungono a una settimana da un altro attacco suicida contro una chiesa a Bauchi City (nord-est del Paese) costato 12 morti.
Dal 2009 il gruppo di Boko Haram ha realizzato numerosi attacchi contro chiese, scuole, stazioni di polizia ed edifici governativi nel nord della Nigeria, costati oltre 1000 morti. Gli esperti temono nuovi attacchi nei prossimi mesi. Boko Haram il cui nome significa "No all'educazione occidentale", vuole imporre la legge della Sharia in Nigeria.
Da diversi anni i gruppi estremisti finanziati dall'Arabia Saudita e da altri Paesi arabi radicali hanno dato il via all'islamizzazione dei Paesi dell'Africa sub-Sahariana, soprattutto Nigeria, Niger e Mali. In un'intervista ad Al-Jazeera Mahmadou Issoufou, presidente del Niger ha lanciato un allarme per combattere il dilagare del terrorismo islamico nei Paesi africani, causato anche dalla caduta del Leader libico Gheddafi.
11/06/2012
27/12/2019 21:01