Muore Cecil Chaudhry, cattolico e attivista per i diritti umani
Lahore (AsiaNews) - E' morto Cecil Chaudhry eroe dell'aviazione pakistana, cattolico e attivista per i diritti umani impegnato nell'educazione dei bambini poveri e disabili. Grande amico e collaboratore di Shahbaz Bhatti, ministro pakistano per le minoranze assassinato il 2 marzo 2011, l'ex militare è deceduto ieri a Lahore dopo una lunga battaglia contro il cancro. I suoi funerali si terranno domani nella cattedrale del Sacro Cuore di Lahore.
Oggi, mons. Rufin Anthony vescovo di Rawalpindi, ha annunciato in sua memoria 10 giorni di chiusura delle scuole cattoliche della diocesi. Anche Mons. Sebastian Shaw, vescovo di Lahore, ha indetto cinque giorni di lutto per gli istituti cattolici. Varie organizzazioni per i diritti umani e membri della società civile hanno espresso le loro condoglianze per la morte "dell'eroe nazionale".
Nato il 27 agosto 1941 in una famiglia cattolica di Dalwal (Punjab), Cecil Chaudhry studia da ragazzo alla St. Anthony's High School (Lahore) e completa la sua formazione al Forman Christian College di Lahore. Nel 1958 entra nell'accademia militare dell'aviazione pakistana. Durante la sua permanenza nell'esercito partecipa alle guerre indo-pakistane del 1965 e del 1971, dove si distingue in diverse operazioni ad alto rischio che gli valgono due medaglie al valore. Si ritira dall'esercito nel 1986 con il grado di colonnello. Dopo il ritiro diventa una delle figure di spicco nel processo di riconciliazione fra India e Pakistan. Negli stessi anni inizia il suo impegno per la difesa dei diritti umani e nell'educazione dei giovani. Responsabile della Saint Mary's Academy di Lalazar (Rawalpindi) e membro della Punjab Education Foundation, negli anni '90 viene nominato segretario dell'All Pakistan Minorities Alliance (Apma), gruppo fondato nel 1985 da Shahbaz Bhatti. Negli ultimi anni di vita lavora a fianco del ministro assassinato, dedicandosi alle riforme scolastiche per i bambini disabili. Chaudhry è stato anche un attivo sostenitore della Commissione nazionale di giustizia e pace e per 14 anni ha condotto la campagna che nel 2002 ha portato al ripristino del suffragio universale.