Mistero sul presunto rilascio dei due vescovi ortodossi
Aleppo (AsiaNews) - "Mons. Ibrahim e mons. Boulos al-Yaziji fino a questa notte erano nelle mani dei sequestratori. La notizia della loro liberazione data nel pomeriggio di ieri era falsa". E' quanto afferma ad AsiaNews mons. Jean-Clement Jeanbart, arcivescovo greco-melchita di Aleppo, che spiega come le trattative con i rapitori siano in corso, sottolineando che al momento "non si sa ancora nulla" sul loro eventuale rilascio.
Da ieri circolano notizie controverse sulla presunta liberazione dei due prelati. Nel pomeriggio tutte le più importanti agenzie di stampa e network mondiali avevano annunciato il rilascio dei due vescovi. I primi ad aver diffuso la notizia sono stati i giornalisti della Agence France Press (Afp), che hanno rilanciato una dichiarazione dell'associazione l'Oeuvre d'Orient. In seguito anche la Reuters ha dato conferma della liberazione, citando mons. Tony Yaziji, vescovo della chiesa greco-ortodossa. Mons. Jeanbart spiega che "questa notizia è stata diffusa anche in Siria, portando grande confusione". Ma per il momento mancano le conferme ufficiali.
Mons. Yohanna Ibrahim, vescovo della diocesi siro-ortodosso di Aleppo e Mons. Boulos Yaziji, arcivescovo della diocesi greco-ortodossa della città, sono stati rapiti il pomeriggio del 22 aprile nella località di Kafr Dael a circa 10 km da Aleppo. Secondo alcuni testimoni essi stavano trattando il rilascio di due sacerdoti p. Michel Kayyal (armeno-cattolico) e p. Maher Mahfouz (greco-ortodosso), sequestrati in febbraio e ancora nelle mani dei rapitori. Giunti a un posto di blocco delle milizie ribelli, l'auto con a bordo i due vescovi è stata affiancata da alcuni uomini armati, forse jihadisti ceceni, che hanno sparato contro il veicolo, uccidendo l'autista diacono e sequestrando i prelati.
Il rapimento dei due prelati ha scosso la comunità cristiana siriana, ortodossa e cattolica. Ieri, in un comunicato papa Francesco ha dichiarato che "segue gli eventi con partecipazione profonda e intensa preghiera per la salute e la liberazione dei due vescovi rapiti". (S.C.)