Martin Costa, cattolico: la mia missione per i bambini di strada dello Sri Lanka
Martin Costa, 72 anni, è un ex seminarista. Il fondatore e presidente del Purnodaya ha raccontato ad AsiaNews come è nata la sua missione: “Ero nel Regno Unito, conducevo una vita e un lavoro come tanti, ma sentivo in continuazione una voce dentro di me che mi diceva ‘torna indietro, fai qualcosa’… era la voce di Gesù. Così sono tornato in Sri Lanka e ho iniziato a incontrarmi con queste persone”. “Oggi, guardando indietro lungo i vent’anni di quest’esperienza – spiega – vedo come i piccolissimi gesti di carità dell’inizio hanno preparato il lavoro fondamentale di questo cammino, ispirato da Gesù”.
Era il 1988. All’inizio, Martin andava a trovare queste persone ogni domenica sera. Col tempo è riuscito a instaurare un rapporto di fiducia: assisteva i malati, partecipava ai loro funerali, e in cambio queste famiglie lo accoglievano nelle loro baracche offrendogli del tè. “Io con la mia famiglia – spiega – ci sentivamo fortunati abbastanza da poter fare loro visita e condividere la loro agonia e disperazione”. Gli scavengers rappresentano una delle comunità più sfortunate dello Sri Lanka. Di origini tamil, sono spesso emarginati e conducono una vita ai limiti della società. Svolgono piccoli lavori, quando li hanno, e sono quasi tutti analfabeti.
Dopo due anni a contatto con loro, il sig. Costa è riuscito a ottenere alcuni fondi dall’agenzia inglese Cafford, che ha investito nella costruzione di una struttura vicino a Jaela (20 chilometri a nord di Colombo). “Con la benedizione del Signore, il 25 maggio 1991 abbiamo aperto il nostro centro e il 10 giugno abbiamo iniziato i primi corsi. Nel 1994 abbiamo creato un programma educativo completo, rivolto ai bambini in età pre-scolare fino agli adolescenti”.
Il Purnodaya fornisce anche un doposcuola pomeridiano, durante il quale i ragazzi possono frequentare corsi “edificanti”, di preparazione a quello che verrà dopo la scuola: musica, canto, arte, danza, artigianato, ma anche cultura generale, igiene, economia domestica, comunicazione e relazioni umane. Dopo otto anni di scuola, i ragazzi sono in grado di conseguire il General Certificate of Education Ordinary level examination (O/L). Il superamento di questo esame dà accesso a determinati impieghi, sia privati che statali.
Dei programmi promossi dall’istituto si occupano quattro insegnanti, un ex allievo di nome Chandra – che cura inoltre l’intera struttura – e il signor Costa in persona. Di tanto in tanto, il centro si avvale di alcuni volontari sia locali che stranieri.
Il Purnodaya è un istituto che sopravvive grazie alle donazioni di benefattori, regolari e non. Chi fosse interessato ad aiutare questi bambini, può contattare Martin Costa via telefono (+94 777826388), mail (mtcosta@sltnet.lk) o tramite skype (martin.costa15).