Lo sciopero dei camionisti paralizza lo Shandong e lo Shanxi
Dal 9 giugno migliaia di autotrasportatori chiedono condizioni migliori. I lavoratori protestano per il caro-prezzi e la concorrenza sleale della Manbang Group. Gli esperti: “Senza un miglioramento delle condizioni il blocco potrebbe continuare".
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) - Lo sciopero di migliaia di autotrasportatori rischia di paralizzare le province dello Shandong e dello Shaanxi. Le manifestazioni sono iniziate il 9 giugno e sono continuate anche questa settimana. I lavoratori lamentano il rincaro dei prezzi del diesel - arrivato a 7 yuan per litro (1,09 dollari) - la concorrenza sleale del gruppo Manbang Group e le troppe ore di lavoro. Il numero degli autotrasportatori in Cina oscilla tra i 20 e i 30 milioni.
Alcuni video mostrano i camionisti mentre guidano lentamente, suonano il clacson e portano striscioni in strada.Le manifestazioni dei camionisti hanno superato la censura mediatica cinese e sono arrivate sui siti internet nazionali. Nel mirino degli autotrasportatori c’è l’azienda di logistica Manbang Group. Questa piattaforma online, simile a Uber, è nata dalla fusione della Yun Man Man con la rivale Huo Che Bang e ha monopolizzato il mercato. Un autotrasportatore con base a Yantai, nello Shandong, spiega: “Stiamo lottando solo per sopravvivere. Non abbiamo pianificato gli scioperi, non c’è una leadership o un’organizzazione”.
Geoffrey Crothall, portavoce dell'Ong (con sede a Hong Kong) China labour bulletin, dichiara: “Nei prossimi mesi mi aspetto di vedere più scioperi come questo. Soprattutto se il prezzo del carburante continuerà a salire. Per ora la risposta del governo cinese è stata quella di aprire delle aree lungo le autostrade offrendo wifi, posti letti e manutenzione gratuita per i camionisti”. E continua: “La preoccupazione fondamentale per i lavoratori non è avere un buon pasto o una doccia sulla strada, ma il possibile aumento dell’orario di lavoro”. La Social sciences academic press ad aprile ha pubblicato uno studio dove venivano messe in luce le condizioni di lavoro dei camionisti. Nel 2016 erano costretti a lavorare oltre 12 ore al giorno per un reddito medio mensile di circa 8.000 yuan (circa 1.200 dollari).
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