14/03/2013, 00.00
VATICANO – ARGENTINA – ASIA
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Leader mondiali e semplici fedeli rendono omaggio al Papa argentino

Il presidente Cristina Fernandez de Kirchner archivia i contrasti e assicura la partecipazione alla prima messa. Omaggi da Ban Ki-moon e da Barack Obama. Speranze fra i blogger cinesi per “l’inizio di una nuova era”. Un auspicio condiviso anche dagli ulema indonesiani.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Con un misto di gioia e sorpresa, l'Argentina ha festeggiato l'elezione del nuovo papa Francesco. Arcivescovo di Buenos Aires, il 76enne Jorge Bergoglio è il primo pontefice latino-americano della storia; un evento salutato con emozione dai suoi connazionali riuniti in piazza San Pietro e in tutte le piazze della nazione sudamericana. Il presidente Cristina Fernandez de Kirchner ha già annunciato che sarà presente alla messa inaugurale, prevists il 19 marzo prossimo. Il capo dello Stato ha inviato un messaggio di congratulazioni, archiviando dissapori e contrasti emersi in più occasioni negli ultimi anni. "A sua Santità - ha scritto la Kirchner - va tutta la mia considerazione e rispetto".

Di contro, gli argentini hanno manifestato in tutte le piazze del Paese la loro felicità per il nuovo pontefice. Migliaia di fedeli hanno invaso la centralissima Plaza de Mayo, antistante la cattedrale dove l'arcivescovo predicava e celebrava la messa, per festeggiare papa Francesco. Alcuni si sono inginocchiati, altri hanno rivolto gli occhi al cielo intonando preghiere e canti. All'improvviso per tutta la piazza è risuonato il grido "Francisco, Francisco" seguito a breve distanza da "Argentina, Argentina".

Tra gli altri anche i campioni dello sport più famosi del Paese, Diego Armando Maradona e Lionel Messi, hanno reso omaggio al nuovo pontefice. Il Pibe de oro parla di "onore e orgoglio", mentre sul suo profilo twitter il numero 10 del Barcellona ha promesso di dedicare "la vittoria al prossimo mondiale" (Brasile 2014, ndr) al papa argentino.

Molti i capi di Stato e di governo, assieme ai massimi rappresentanti della diplomazia internazionale, che hanno voluto salutare la nomina del nuovo vescovo di Roma. Il presidente Usa Barack Obama parla di "giornata storica" per i milioni di americani ispanici che vivono negli Stati Uniti, oltre che per tutti i cattolici del mondo. Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon offre le proprie "felicitazioni" al nuovo Papa, col quale si augura di "continuare la cooperazione" anche per i "molti punti in comune" fra cui la promozione della pace, della giustizia sociale e dei diritti umani. Benedizione e auguri arrivano anche dall'arcivescovo di Canterbury e leader della Chiesa Anglicana Justin Welby, aggiungendo che "non vedo l'ora di incontrarlo".

Anche dall'Asia giungono parole di affetto per papa Bergoglio. Il presidente delle Filippine Benigno Aquino spiega che l'elezione di Francesco è un "appello all'unità" fra i fedeli di tutto il mondo. Egli aggiunge che il pontefice porterà "un'ondata di rinnovamento nella Chiesa" e "carità in un mondo minacciato da tensioni, conflitti, povertà e perdita di fiducia nelle istituzioni". Il presidente di Taiwan Ma Ying-jeou auspica un "rafforzamento" nelle relazioni diplomatiche e aggiunge che Taipei è "onorata di essere un partner nell'ideale di pace" con il Vaticano.

La scelta del nuovo pontefice è stata più volte rilanciata e commentata dai blogger in Cina, che proprio oggi ha ufficializzato l'ascesa di Xi Jinping alla presidenza della nazione dopo il decennio di Hu Jintao. Gli internauti non hanno mancato di fare un parallelo fra le due nomine nel giro di poche ore l'una dall'altra. "Avrà una grandissima responsabilità" scrive un utente di Pechino; un altro utente elogia ironico la "perfetta sincronia con la Cina! Essi hanno il Papa, noi il nostro (presidente)". Molti peraltro nutrono "speranza" e vedono nella scelta di un pontefice latino-americano "l'opportunità per l'inizio di una nuova era, pur partendo da vecchi problemi".

I cattolici di Singapore hanno accolto questa mattina la notizia con gioia e soddisfazione. In molti si sono riuniti per celebrare la messa nella chiesa di Sant'Alfonso, meglio conosciuta come chiesa della Novena. "Prego il Signore con tutto il cuore" afferma una fedele, che si dice "profondamente toccata e felicissima". In Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, l'attenzione è puntata sui futuri rapporti fra Chiesa e islam. Slamet Effendy Yusuf, leader del Consiglio degli ulema indonesiani, auspica una "sempre maggiore comprensione" fra i due mondi ed è sicuro che papa Bergoglio saprà capire la realtà musulmana "perché proviene da una nazione tuttora in fase di sviluppo. Spero che il nuovo Papa... promuova il dialogo [... aprendo] un nuovo capitolo nella storia delle relazioni fra musulmani e cattolici". 

 

 

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