La Cina lancia esercitazioni navali vicino alle isole Senkaku
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - La marina militare cinese ha lanciato oggi una serie di esercitazioni militari nel Mar Cinese orientale, con una mossa che potrebbe acuire le tensioni con il Giappone per la sovranità sulle isole Senkaku, che i cinesi chiamano Diaoyu.
Secondo un dispaccio della Xinhua, le esercitazioni tendono a coordinare "la protezione del territorio cinese"; in esse sono implicate 11 navi, otto aerei, diversi pescherecci
"Eseguendo missioni in acque contese - riferisce Xinhua - navi di pattuglia per i pescherecci e le guardie costiere sono state pedinate, molestate e perfino impedite in modo grave nei loro doveri da parte di navi straniere".
Le esercitazioni rischiano di tendere ancora di più i rapporti fra Tokyo e Pechino, dopo l'acquisto delle isole Senkaku da parte del governo nipponico, che ha scatenato una serie di violenti manifestazioni patriottiche in Cina contro i simboli della presenza giapponese.
Osamu Fujimura, segretario del governo di Tokyo, ha dichiarato di avere pochi dettagli sulle esercitazioni e a rifiutato ogni commento. Pechino non ha precisato né il periodo, né il luogo preciso delle esercitazioni.
Entrambi i governi temono che se le tensioni vengono prolungate, si avranno molti danni alle rispettive economie. Il Giappone è il primo investitore in Cina e questa è il primo partner commerciale del Giappone. La loro bilancia commerciale vale 340 miliardi di dollari Usa.
Le isole contese (Senkaku per i giapponesi; Diaoyu per i cinesi) sono ricchi di pesca e si trovano in punti strategici per le rotte commerciali. Dalla fine degli anni '60 alcuni studi hanno rilevato la presenza di enormi giacimenti di petrolio e gas. Da allora la Cina - che in passato non aveva mai rivendicato la sovranità sulle isolette (cinque, più tre atolli) - ha cominciato una battaglia diplomatica e politica per riprendersele. Il Giappone afferma che le Senkaku sono sotto la sua giurisdizione ameno dal 1895. Ne ha perso l'autorità dopo la Seconda guerra mondiale, e le sono state ridate dagli Stati Uniti nel 1972.