Jakarta, mons. Suharyo sarà cardinale: gioia e orgoglio in Indonesia
Il prossimo 5 ottobre, papa Francesco terrà un concistoro per la creazione cardinalizia dell'arcivescovo e di altri dodici presuli. Musulmani e protestanti si uniscono alla soddisfazione dei cattolici. Mons. Yustinus Harjosusanto: "Umiltà, acume e profondità spirituale i suoi tratti distintivi".
Jakarta (AsiaNews) – Ringrazio "tutti i fedeli per l'affetto dimostratomi in queste ore, ma al momento le forti emozioni che provo mi impediscono di rilasciare dichiarazioni". Lo dichiara ad AsiaNews mons. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo (foto), arcivescovo di Jakarta e presidente della Konferensi Waligereja Indonesia (Kwi) – la Conferenza episcopale indonesiana. Durante l'Angelus di ieri in Piazza San Pietro, papa Francesco ha annunciato che il prossimo 5 ottobre terrà un concistoro per la nomina di 10 nuovi cardinali. Tra quanti riceveranno la berretta rossa vi è anche il 69enne mons. Suharyo. "La loro provenienza – ha dichiarato il pontefice – esprime la vocazione missionaria della Chiesa che continua ad annunciare l'amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra".
La notizia della nomina a cardinale dell'arcivescovo è stata accolta con gioia in tutto il Paese. Tra i primi a complimentarsi con mons. Suharyo vi è Lukman Hakim Saifuddin, ministro indonesiano per gli Affari religiosi. Ahmad Syafi'i Maarif, uno dei più noti intellettuali islamici ed ex leader di Muhammadiyah – seconda organizzazione moderata del Paese – esprime "i migliori auguri al mio caro amico per il suo nuovo incarico". Maarif e l'arcivescovo hanno costruito un forte legame di amicizia negli Anni '90, quando entrambi erano professori universitari in due distinti atenei di Yogyakarta. "Sono convinto – dichiara il leader islamico – che l'esperienza maturata sul campo a Jakarta gli consentirà di svolgere al meglio il suo apostolato".
Il rev. Gomar Gultom, segretario generale di Persekutuan Gereja-gereja di Indonesia (Pgi, la più importante organizzazione protestante), afferma: "Conosco bene l'arcivescovo. Egli è un buon esempio di leader cattolico che dona conforto a tutte le comunità, a prescindere dall'appartenenza religiosa. La sua nomina è motivo di grande orgoglio, per i cattolici e per la nazione". Concorda con il reverendo p. Zacharias Lintas, primo tribale Dayak a diventare sacerdote diocesano di Ketapang (provincia di West Kalimantan). P. Lintas e mons. Suharyo sono stati compagni di studi per sette anni nel seminario minore di Mertoyudan (a Magelang, Central Java) e altrettanti di formazione nel seminario maggiore San Paolo di Yogyakarta. "La decisione di papa Francesco è una grande notizia per la Chiesa d'Indonesia", sottolinea il sacerdote.
Per p. Yohanes Gunawan, sacerdote dell'arcidiocesi di Semarang (Central Java), "l'umiltà è uno dei tratti distintivi di mons. Suharyo". Mons. Yustinus Harjosusanto, arcivescovo di Samarinda (East Kalimantan), aggiunge: "La sua semplicità trova espressione nel suo profilo basso e nei toni pacati che è solito utilizzare. Mons. Suharyo si distingue anche per una leadership carismatica: durante gli incontri della Kwi, promuove sempre un approccio partecipativo. Spesso concede ad altri l'onore di presiedere le sessioni ma poi si offre di redigere riassunti e documenti finali. All'umiltà dell'arcivescovo si aggiungono infine acume e profondità spirituale. La sua meritata nomina è davvero meritata; in quanto cattolici ed indonesiani, è per noi un onore".
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