31/05/2010, 00.00
TURCHIA - ISRAELE
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Israele attacca una nave con aiuti per Gaza. Almeno 10 morti

Il commando israeliano ha usato elicotteri e vedette per assaltare le navi. Vi sarebbero anche due morti fra i soldati di Tsahal. Israele ha importo una censura temporanea sulla notizia. Le navi portavano cemento, sedie a rotelle, purificatori d’acqua e case prefabbricate per contestare il blocco sulla Striscia. Migliaia di turchi manifestano davanti al consolato israeliano a Istanbul.
Istanbul (AsiaNews/Agenzie) – Almeno 10 persone sono state uccise stamane in un attacco della marina militare israeliana contro un gruppo di navi turche che portava aiuti umanitari a Gaza. Alcune fonti parlano di 10-15 uccisi e di oltre 60 feriti. La radio militare di Tel Aviv ha dato notizia dell’accaduto, dicendo che due commando israeliani sono stato uccisi, ma ha posto una temporanea censura sulle informazioni.
 
La radio israeliana afferma che i soldati di Tsahal, scesi sulla nave da elicotteri e vedette, hanno incontrato resistenza; fonti di Al Jazeera, sulla nave principale, la Mavi Marmara, affermano invece che i soldati hanno cominciato a sparare non appena hanno messo piede sulla nave.
 
Le navi turche, partite da Cipro, portavano 10 mila tonnellate di aiuti per di Gaza,  per contestare il blocco che Israele impone ai palestinesi della Striscia. Secondo gli attivisti, le navi sono piene di cemento per costruzioni, case prefabbricate, purificatori di acqua e sedie a rotelle elettriche.
 
La flottiglia con gli aiuti è stata approntata da gruppi di filo-palestinesi e da una organizzazione turca per i diritti umani. Secondo alcune fonti, questa sarebbe la nona volta che i gruppi filo-palestinesi cercano di forzare il blocco israeliano. La Turchia aveva invitato il governo israeliano a permettere il passaggio in sicurezza delle navi, ma Israele aveva minacciato di bloccare ogni trasgressione al blocco, che dura dal 2007, quando Hamas ha preso potere nella Striscia.
 
Le Nazioni Unite hanno di continuo chiesto a Israele di togliere il blocco per non provocare una crisi umanitaria. Ma Tel Aviv nega che a Gaza vi sia una crisi umanitaria, permettendo a scadenze precise l’entrata di cibo, medicinali e kerosene. Secondo Israele, il blocco è necessario per prevenire l’entrata di armi e missili nella Striscia.
 
Non appena la notizia dell’attacco si è diffusa, migliaia di turchi si sono radunati in protesta davanti al consolato israeliano a Istanbul. La Turchia ha anche protestato ufficialmente con l’ambasciatore di Tel Aviv. Ismail Haniya, il leader di Hamas a Gaza ha definito l’azione militare israeliana un gesto “barbaro”.
 
Secondo alcune agenzie turche, sulle navi sequestrate vi sono centinaia di attivisti pro-Palestina, il premio Nobel per la pace 1976 Mairead Corrigan Maguire (Irlanda del Nord), alcuni parlamentari europei e un anziano sopravvissuto all’Olocausto.
 
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