Islamisti indonesiani, con donne e bambini, attaccano (ancora) i cristiani di Bekasi
Jakarta (AsiaNews) - Una folla di estremisti islamici ha colpito di nuovo la casa di preghiera della comunità protestante Hkbp Filadelfia (Christian Protestant Batak Church) a Bekasi, periferia di Jakarta (West Java), nonostante la presenza della polizia schierata a difesa del luogo di culto cristiano. L'assalto è avvenuto ieri mattina, mentre i fedeli si riunivano per le celebrazioni domenicali. Lo scorso 17 maggio, in concomitanza con la festa dell'Ascensione di Gesù, il luogo di culto era stato oggetto di un attacco, durante il quale i fondamentalisti hanno scagliato pietre e sacchi colmi di urina contro i fedeli (cfr. AsiaNews 18/05/2012 Lanci di pietre e urina: i cristiani di Bekasi nel mirino degli estremisti islamici).
Testimoni locali riferiscono che ieri - all'arrivo dei fedeli - un gruppo di estremisti ha bloccato l'accesso alla "chiesa di strada", obbligando le persone ad abbandonare i motocicli e compiere l'ultima parte del tragitto verso il luogo di culto a piedi. Le forze di polizia si sono schierate attorno al perimetro dell'edificio, per consentire il regolare svolgimento della funzione; tuttavia, una folla composta da circa 400 elementi ha "circondato" l'area e ha iniziato ad inveire contro gli esponenti della minoranza religiosa.
All'interno del gruppo fondamentalista non vi erano soltanto uomini, ma anche donne e bambini. Dopo le intimidazioni, si è passati alle vie di fatto. La folla ha cominciato a scagliare acqua di fogna, olio usato, fango, uova marce, bastoni e altri oggetti contundenti. Un attacco "brutale", aggravato dalla presenza di un nugolo di "infiltrati" che ha superato il cordone degli agenti e colpito "dall'interno" i fedeli della comunità cristiana.
Raggiunto da AsiaNews, il reverendo Palti H. Panjaitan Sth - capo della comunità protestante Hkbp Filadelfia - ha sottolineato che "ciò che più ci spaventa, è che il numero di poliziotti era così esiguo se raffrontato alla folla inferocita". Egli aggiunge che "è evidente che gli agenti non hanno la forza di respingere gli assalitori" e nulla possono fare giornalisti, attivisti o legali che si battono a difesa dei diritti umani.
02/12/2013
23/06/2021 12:12