India, il Parlamento approva il contestato Food Security Bill
New Delhi (AsiaNews) - Dopo molti ritardi e critiche, il Parlamento indiano ha approvato il Food Security Bill, decreto che prevede la distribuzione di cibo a basso costo a 800 milioni di poveri. Al termine di un'intera giornata di consultazioni, ieri sera la Lok Sabha (Camera bassa o "Casa del popolo") ha ratificato il decreto proposto dal Congress (partito al governo). Nelle prossime settimane toccherà alla Rajya Sabha (Camera alta o "Consiglio degli Stati") emanare in via definitiva il provvedimento, trasformandolo in legge.
Il decreto impone una fornitura mensile a persona di 5 kg di riso, grano e cereali a prezzi calmierati di - rispettivamente - 3, 2 e 1 rupie al chilo. I sostenitori del Food Security Bill sostengono che sia un grande passo verso l'eliminazione della fame e della malnutrizione, piaghe che toccano due terzi della popolazione indiana (800 milioni di persone su 1,2 miliardi). Per i critici invece è troppo pericoloso per le finanze nazionali. Il provvedimento costerà 1,3 milioni di miliardi di rupie l'anno (23,9 miliardi di dollari).
Il governo aveva già lanciato il programma di distribuzione alimentare la scorsa settimana, attraverso un decreto esecutivo, ma era necessaria la ratifica parlamentare per renderlo permanente.
In modo significativo, ieri Sonia Gandhi - presidente del Congress - ha parlato alla Lok Sabha per sostenere il Food Security Bill, di cui è stata tra i promotori. Erano otto anni che non teneva un discorso in Parlamento. "Alcune persone - ha detto - ci chiedono se abbiamo le risorse per attuare un simile programma. Vorrei dire loro che noi dobbiamo trovare le risorse. Il punto non è se possiamo farlo. Noi dobbiamo farlo".
28/01/2016 15:06
26/08/2020 11:44