16/06/2006, 00.00
India
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India, eliminato dalle scuole ogni riferimento agli indù "mangiatori di mucca"

Dopo tre anni di campagne di disinformazione, i fondamentalisti indù sono riusciti a far cancellare i "capitoli offensivi" dei libri di storia che dipingevano i loro antenati come "deliziati dalla carne bovina". Per gli storici la cancellazione "è un errore che elimina un pezzo di storia reale".

Kolkata (AsiaNews/Scmp) – I fondamentalisti religiosi indù sono riusciti a far eliminare dai libri di scuola ogni riferimento al passato da "mangiatori di carne bovina" dei loro antenati. Il successo è arrivato dopo tre anni di accese campagne di disinformazione.

Per quasi un secolo i libri di testo delle scuole primarie e secondarie hanno raccontato agli studenti di come nell'antica India, mucca e manzo fossero considerati una grande delicatezza, in special modo fra le caste più alte della società, e di come invece il vitello venisse offerto in sacrificio alle divinità durante speciali riti.

I capitoli – ritenuti "offensivi" – sono stati cancellati dalle versioni più recenti dei libri di testo, quelle consegnate ai giovani studenti la scorsa settimana in occasione dell'inizio del nuovo ciclo scolastico. In ogni caso, il Consiglio nazionale per la ricerca e la preparazione degli insegnanti (Ncert) – che si assume la responsabilità dei testi – sembra poco soddisfatto dei cambiamenti, autorizzati dall'ex direttore del Consiglio.

Prashant Bhushan, consigliere del Ncert, afferma infatti che gli antichi indù "erano senza dubbio dei mangiatori di manzo" e che il Consiglio "ha sbagliato a distorcere i fatti storici ed a cancellare quei capitoli". Per Ashish Bose, famoso storico di Kolkata, "Il Ncert ha fatto un errore eliminando alcune cose dai libri di scuola. E' una vittoria dei fondamentalisti indù, che hanno portato avanti una serrata campagna di disinformazione. Gli storici dovrebbero unirsi e protestare contro la codardia del Consiglio".

Secondo gli attivisti indù – che considerano sacri manzi e mucche e cercano di ottenere il bando della loro macellazione anche per le minoranze cristiane e musulmane – i riferimenti al loro passato "sono solo falsità che mirano ad offendere i nostri antenati e la loro religione".

La proposta di cancellare questa parte di storia è nata nel 2003, con la presa del potere federale da parte del Bharatiya Janata Party [Bjp, maggior partito politico indiano, di impronta nazional–fondamentalista ndr]: subito dopo l'instaurazione del nuovo governo, Jagmohan Singh Rajput [l'allora direttore del Ncert ndr] ha deciso di approvare la cancellazione dei testi.

Il processo di cancellazione, tuttavia, ha impiegato più tempo del previsto tanto che due attivisti del Bjp sono arrivati a chiedere la cancellazione dei testi all'Alta Corte di Delhi. "Alcuni indù delle caste più basse – aveva dichiarato ai giudici Praveen Togadia, uno dei due querelanti – usavano mangiare del manzo, ma i bramini non lo hanno mai fatto. L'autore del libro, Ram Sharan Sharma, non ha fatto le ricerche adeguate prima di pubblicare il suo testo".

"I capitoli in oggetto – aveva concluso – avvelenano le menti dei giovani, che se educati così non rispetteranno mai la loro religione. Non potranno mai divenire buoni indù e questo provocherà dei grandi danni alla nazione intera".

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