Il presidente pakistano Zardari vuole modificare la legge sulla blasfemia
Lahore (AsiaNews) – La polemica sulla legge sulla blasfemia continua in Pakistan, mentre si attende che l’Alta corte di Lahore fissi la data per l’appello per Asia Bibi, la cristiana condannata a morte per blasfemia. Il presidente Zardari ha confidato a un parlamentare di essere d’accordo sulla modifica. Politici e esponenti della società civile condannano l’uso distorto della legge sulla blasfemia e chiedono al governo di modificarla. Dopo il caso di Asia Bibi, l’incidente di Hyderabad, in cui un medico ismaelita è stato accusato ingiustamente, picchiato e arrestato in base a una falsa accusa di blasfemia, ha provocato preoccupazione e timori.
Una conferenza stampa, organizzata al Circolo della stampa di Karachi ha visto come protagonista l’Associazione dei medici del Sindh, e ha trattato il caso di Naushad Ahmed Valiyani, il medico ismaelita vittima di un incidente provocato da un suo avversario, il rappresentante di prodotti farmaceutici Muhammad Faizan. Vailyani ha gettato in un cestino il biglietto da visita di Faizan, che lo ha accusato di blasfemia contro il nome del profeta, Muhammad, e l’ha denunciato alla polizia.
Il presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari vuole che la legge sulla blasfemia venga modificata, ha rivelato durante una conferenza stampa un membro dell’Assemblea del Sindh. L’on. Pitambar Sewani, parlando all’incontro su “Comunità vulnerabili a causa della loro fede” organizzato dalla Commissione per i diritti umani del Pakistan ha detto che Zardari ha risposto sul tema in questione durante un incontro tenuto alla residenza del primo ministro del Sindh. Sewani ha detto di aver sollevato il problema della legge sulla blasfemia utilizzata per opprimere le minoranze. Zardari gli ha risposto di essere d’accordo sulla revisione della legge, se necessaria. “Il governo federale può esaminarla e prendere le azioni necessarie” ha detto Zardari, citato da Sewani. Un’azione in questo senso dovrebbe essere presa dal ministro della Giustizia, ha aggiunto.
Parecchie organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto che la legge sia modificata, in seguito al caso di Asia Bibi . Ma il ministro della Giustizia Babar Awan ha detto categoricamente a novembre che nessuno dovrebbe pensare di modificare la legge. “Nessuno dovrebbe pensare di eliminare questa legge in mia presenza” ha detto Anwar.
Politici e leader religiosi tradizionalisti sono protagonist di un braccio di ferro sulla grazia per Asia Bibi. Asia Bibi è stata condannata a morte in primo grado per aver detto, secondo gli accusatori, che insetti albergavano nelle orecchie del profeta Maometto prima che morisse, che ha sposato la sua prima moglie per soldi e che il Corano è stato scritto da mano umana e non divina. Asia Bibi ha sempre negato le accuse, sostenendo di non avere nessuna conoscenza dell’islam.
Continua la campagna di AsiaNews per la vita di Asia Bibi. Le adesioni giunte per e-mail sono circa 7200; a cui bisogna aggiungere circa 1800 firme giunte per posta.
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03/12/2018 11:20