02/06/2011, 00.00
NEPAL
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Il Nepal ha bisogno del turismo per evitare la bancarotta

di Kalpit Parajuli
Nonostante le tensioni e i disordini sociali, c’è un forte aumento del turismo, risorsa essenziale per l’economia del Paese. In crescita soprattutto quelli provenienti dall’Asia. Esperti: risorsa importante, ma non sufficiente da sola per sostenere l’economia.

Kathmandu (AsiaNews) – In aumento del 47,1% i turisti in Nepal, pari a 39.179 presenze in più a fine maggio secondo l’Ufficio nepalese per il turismo (Unt), che si basa sui dati dell’Ufficio Immigrazione dell’aeroporto internazionale Tribhuvan di Kathmandu, riferiti all’anno fiscale in corso (che è iniziato il 16 luglio).

Un forte calo delle prenotazioni effettuate nel mese di maggio aveva suscitato forte allarme nel Paese, per il timore che i gravi problemi politici potessero inaridire questa essenziale fonte di reddito.

Ma Ram Sharan Mahat, ex ministro delle Finanze, spiega ad AsiaNews che “la crescita del turismo, nonostante i ripetuti scioperi generali e l’instabilità politica, ha sostenuto l’economia del Paese”, che "sarebbe andato in bancarotta quest’anno senza il sostegno del turismo”. “Mi risulta che il 20% degli investitori esteri ha lasciato il Nepal e circa un 50% osserva con attenzione la stabilità politica e le proteste dei sindacati”, “se il Nepal non riesce a darsi la nuova Costituzione e ad assicurare la stabilità politica, il Paese non potrà sostenersi da un punto di vista economico”.

Secondo gli accordi politici, dopo la caduta della monarchia il Paese avrebbe dovuto approvare la nuova Costituzione per procedere poi a elezioni generali. Ma ancora la nuova Costituzione non è pronta e partiti all’opposizione accusano le forze di governo di volere così rinviare le elezioni e mantenere il potere. Ci sono state manifestazioni e scioperi di protesta.

Prachandra Man Shrestha, presidente dell’Unt, spiega che “alcuni scioperi generali e i contrasti politici hanno turbato il turismo per alcuni giorni prima della decisione del 28 maggio di prorogare l’incarico dell’Assemblea costituente”. In precedenza, egli aveva il timore che lo scontro politico portasse a problemi sociali, con gravi conseguenze sul turismo. Ma ora è fiducioso che il turismo aumenti, anche se ritiene che “il turismo, da solo, non può sostenere a lungo l’economia del Paese. Il turismo ci porta guadagni soprattutto per 2 stagioni nell’anno. Occorre che il governo crei le condizioni per attirare gli investimenti nazionali ed esteri”.

Il capo della polizia Ramesh Chanda Tahkuri è stato cacciato per fatti di corruzione e sostituito da Rabindra Pratap Shah, a conferma della difficile situazione per la sicurezza.

Il Nepal ha lanciato l’Anno del turismo e nei primi 5 mesi di questa campagna il turismo è aumentato del 23%. Un dato per comprendere il fenomeno: dall’Aeroporto Tribhuvan nel maggio 2011 sono partiti 52.489 turisti esteri, a fronte di 51.610 arrivi e 67.908 partenze di cittadini nepalesi.

E’ cresciuto soprattutto il turismo dai Paesi dell’Associazione dell’Asia del Sud per la cooperazione regionale (Saarc, India, Pakistan, Bangladesh e altri) con un aumento del 71,5%, con un +78,4% dei soli turisti indiani, un +24,1% dal Pakistan e +31,6% dallo Sri Lanka. Ma anche dagli altri Paesi dell’Asia l’aumento è stato del 63,9%, anche grazie a una campagna dell’Utn sul miglioramento della sicurezza interna. I turisti cinesi sono cresciuti di oltre il 100%, nell’anno fiscale fino al 31 maggio, +134% per Malaysia, +115,7% per Thailandia, +78% per Singapore e +94% per la Corea del Sud, mentre dal Giappone colpito dallo tsunami c’è stata una diminuzione del 15%.

Ma aumentano gli arrivi anche da Europa (+10,5%), Australia (+53%) e Nuova Zelanda (+129%), come pure da Canada e Stati Uniti.

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