Il Messaggio del papa per la fine del Ramadan raggiunge Kabul
Kabul (AsiaNews) - "Ho letto il messaggio del Santo Padre per la fine del Ramadan, per far capire anche ai musulmani che la Chiesa è vicina alle loro ricorrenze, e augurando loro che i sentimenti espressi da papa Francesco possano coincidere con i sentimenti del mondo islamico". È quanto racconta ad AsiaNews p. Giuseppe Moretti, parroco dell'unica chiesa dell'Afghanistan, la chiesa madre che - dalla sua creazione negli anni '30 - è ospitata all'interno dell'ambasciata italiana a Kabul. Ieri, nel corso della messa domenicale, il sacerdote ha deciso di leggere il Messaggio di papa Francesco per la festa di "Id al-Fitr", che chiude il mese sacro dell'islam.
"I fedeli venuti in chiesa - spiega p. Moretti, che è superiore della missio sui iuris in Afghanistan - sono quasi tutti occidentali, qui cattolici non ce ne sono. Al posto dell'omelia ho preferito leggere loro il testo integrale, per far capire qual è la mentalità della Chiesa, sperando che i presenti ne potessero discutere con i loro collaboratori musulmani e afghani".
Nel messaggio, papa Francesco sottolinea "l'importanza dell'educazione nel modo in cui ci comprendiamo gli uni gli altri, sulla base del mutuo rispetto", e partendo da questo invita cristiani e musulmani a "rispettare la religione dell'altro, i suoi insegnamenti, simboli e valori".
"È la prima volta - nota ad AsiaNews p. Moretti - che un papa firma di suo pugno il Messaggio per la fine del Ramadan. Questo è importante e perciò ho chiesto a un quotidiano locale di pubblicare il testo integrale, sperando che ne comprendesse la bellezza e l'originalità". Tuttavia, il giornale ha dedicato solo un trafiletto al messaggio del papa. Secondo il sacerdote "c'è un certo timore che pubblicando un testo integrale del Santo Padre - e quindi della Chiesa cattolica - si possano suscitare reazioni da parte dei fondamentalisti. Ma è un augurio, un saluto, non capisco perché e quali reazioni brutali dovrebbe scatenare".
Al termine della messa, racconta poi p. Moretti, "un fedele mi ha fatto notare che forse il papa, nel siglare lui stesso il messaggio, ha voluto rifarsi al santo Francesco, che al tempo delle crociate andò in Egitto per incontrare il sultano. In qualche modo, la figura di Francesco ha un'attinenza profonda con il mondo islamico".
I patroni della chiesa madre di Kabul sono santa Caterina e san Francesco, raffigurato proprio nell'atto di incontrare il sultano. (GM)
26/08/2021 16:01