I radicali islamici di Java contro il teatro delle marionette
di Mathias Hariyadi
Gruppi di manifestanti fondamentalisti a Purwakarta hanno distrutto tre statue di personaggi del popolarissimo teatro delle marionette, perché “non islamiche”. Analoghe proteste si sono avute lo scorso anno contro la statua di un personaggio molto amato, Bima, e contro l’opera di un grande artista indonesiano, che rappresentava tre ragazze.
Purwakarta (AsiaNews) – Parecchi gruppi musulmani e studenti delle scuole islamiche locali hanno inscenato ieri una dimostrazione a Purwakarta, una città a maggioranza musulmana a circa 100 km a est di Jakarta. La manifestazione è culminata nella distruzione di tre grandi statue, definite dai dimostranti “materiale non islamico”. La manifestazione era principalmente diretta però contro il capo del distretto di Purwakarta, Dedi Mulyadi, che è stato di frequente criticato da questi gruppi perché responsabile di alimentare un’atmosfera “non islamica” nella città.
Le statue erano quelle di Gatotkaca, Bima e Semar. Un’altra statua, quella di Arjuna, stava per essere distrutta dai manifestanti, ma un gruppo di forze di sicurezza e di polizia è giunto sul posto in tempo per evitare questo atto vandalico. Gatotkaca, Bima, Semar e Arjuna sono molto popolari: sono personaggi del teatro delle marionette e non corrispondono a nessun personaggio reale. La popolarità è dovuta al fatto che la maggior parte della gente di Java, la maggioranza dei cittadini indonesiani, si diverte moltissimo al teatro delle marionette, chiamato “Wayang” in lingua locale.
E’ un tipo di intrattenimento molto ricco, con dozzine di burattini, un maestro, chiamato “dalang”, musica, scherzi e riflessioni filosofiche.
In realtà Wayang è un incotnro fra la cultura indù e quella di Java; le storie sono tratte dal Mahabarata e dal Ramayana, cicli epici indù presenti in Indonesia dal VII secolo. Questa atmosfera, che i radicali islamici hanno definito “non musulmana”, li ha portati a scagliarsi contro le statue dei principali personaggi del teatro delle marionette.
Non è la prima volta che ciò accade: l’anno scorso la statua di Bima fu quasi completamente distrutta dall’Indonesia Islamic Forum (Fui). Il leader del Fui di Purwakarta ha criticato come “non islamica” la presenza di Bima, e biasimato Dedi Mulyadi per averla fatta costruire. Una protesta analoga ha avuto luogo l’anno scoros a Bekasi contro una statua alta 17 metri chiamata “Tiga Mojang”, le tre ragazze, opera di un grande artista indonesiano. Gli islamici protestavano perché i vestiti delle statue erano troppo aderenti.
Le statue erano quelle di Gatotkaca, Bima e Semar. Un’altra statua, quella di Arjuna, stava per essere distrutta dai manifestanti, ma un gruppo di forze di sicurezza e di polizia è giunto sul posto in tempo per evitare questo atto vandalico. Gatotkaca, Bima, Semar e Arjuna sono molto popolari: sono personaggi del teatro delle marionette e non corrispondono a nessun personaggio reale. La popolarità è dovuta al fatto che la maggior parte della gente di Java, la maggioranza dei cittadini indonesiani, si diverte moltissimo al teatro delle marionette, chiamato “Wayang” in lingua locale.
E’ un tipo di intrattenimento molto ricco, con dozzine di burattini, un maestro, chiamato “dalang”, musica, scherzi e riflessioni filosofiche.
In realtà Wayang è un incotnro fra la cultura indù e quella di Java; le storie sono tratte dal Mahabarata e dal Ramayana, cicli epici indù presenti in Indonesia dal VII secolo. Questa atmosfera, che i radicali islamici hanno definito “non musulmana”, li ha portati a scagliarsi contro le statue dei principali personaggi del teatro delle marionette.
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