Gruppi legati ad al Qaeda uccidono un alto ufficiale dei ribelli che combattono Assad
Beirut (AsiaNews) - "Una dichiarazione di guerra". Così viene definita l'uccisione di Kamal Hamami, alto ufficiale del Free Syrian Army - formazione ribelle spalleggiata da Occidente e arabi - da parte dell'Islamic State of Iraq and the Levant, gruppo legato ad al Qaeda, avvenuta nella provincia di Latakia, nel nordovest della Siria.
A quanto dichiarato da Qassem Saadeddine, portavoce del FSA, Hamami, che faceva parte del Supreme Military Council del FSA si era recato ad un incontro con gli uomini dell'Islamic State per discutere di strategia comune contro le forze del presidente Bashar al Assad, ma è stato assassinato. A comunicare l'uccisione lo stesso gruppo terrorista. "Mi hanno telefonato dicendo che avevano ucciso Abu Bassel (nome di battaglia dell'ufficiale, n.d.r.) e che vogliono uccidere tutti quelli del Supreme Military Council", ha detto Saadeddine.
L'episodio conferma l'aggravarsi della divisione, all'interno dei ribelli contro il regime di Assad, tra i moderati - che si riconoscono nel FSA - e gli estremisti, principalmente riuniti nell'Islamic State of Iraq and the Levant e nel Nusra Front. Inizialmente ben accettati in quanto uniti nella lotto contro Assad, gli estremisti sono ora subiti dalla maggioranza della popolazione, che non condivide tribunali islamici, esecuzioni senza processo e rapimenti messi in atto nelle zone che controllano.
"Ci prepariamo a fare pulizia - ha detto da parte sua un responsabile del FSA - Non permetteremo loro di farla franca, perché vogliono colpirci".
Secondo l'antigovernativo Syrian Observatory for Human Rights, è da qualche tempo che si registrano scontri tra FSA e Islamic State che, venerdì scorso ha decapitato un uomo del Free Syrian Army nella provincia di Idib.
La divisione tra i ribelli fa oggettivamente gioco alle forze diAssad che, grazie anche all'intervento dei libanesi di Hezbollah, sono al contrattacco in diverse zone del Paese, ma, al tempo stesso, dà sostegno alla richiesta dei moderati di avere dall'Occidente, e in particolare dagli Stati Uniti, armi moderne.