Funerali di mons. Jin Luxian senza il vescovo Ma Daqin
Shanghai (AsiaNews) - Si sono svolti stamane alle 8 (ora locale) i funerali religiosi di mons. Aloysius Jin Luxian, vescovo ufficiale di Shanghai, morto il 27 aprile scorso dopo una lunga malattia. La cerimonia si è tenuta nella cattedrale di sant'Ignazio, nel quartiere di Xujiahui ed è stata presieduta da p. Wu Jianlin.
Alla messa funebre hanno partecipato oltre 1000 fedeli - pur essendo un giorno di lavoro - e più di 60 sacerdoti. Alla fine della cerimonia tutti i fedeli si sono messi in fila per benedire uno ad uno la salma del vescovo defunto. Mons. Jin era molto amato dai suoi fedeli. "Pur non mettendosi mai in netta opposizione con il governo - ha commentato uno di loro - ha fatto crescere la Chiesa a Shanghai e in Cina".
In effetti, con lui la comunità della metropoli si è dotata di chiese, centri di spiritualità, tipografia, pubblicazioni, rapporti internazionali. Mons. Jin, ordinato vescovo "patriottico", senza il mandato papale nel 1985, dopo 20 anni si è riconciliato con il papa, ristabilendo la piena comunione con la Santa Sede.
Il problema adesso è quello della sua successione, evidente anche al suo funerale. Infatti, il presidente della cerimonia avrebbe dovuto essere mons. Taddeo Ma Daqin, ordinato successore di Jin lo scorso 7 luglio. Subito dopo la sua ordinazione, il giovane vescovo 44enne ha deciso di uscire dall'Associazione patriottica - l'organismo di Partito che controlla la Chiesa - e per questo è stato messo agli arresti domiciliari e in isolamento nel seminario di Sheshan. Il Consiglio dei vescovi cinesi - un organismo non riconosciuto dalla Santa Sede - lo ha anche privato del titolo di vescovo di Shanghai. Per tenerlo lontano dal funerale e dal rapporto coi fedeli, mons. Ma è stato allontanato nei giorni scorsi. Secondo alcune voci egli sarebbe a Pechino, costretto a partecipare a dei "corsi di studio". Altre voci dicono che mons. Ma è stato allontanato da Sheshan con l'avvicinarsi del mese di maggio e della festa della Madonna di Sheshan (il 24 del mese), un perido in cui decine di migliaia di fedeli vanno in pellegrinaggio al santuario, vicino al luogo dove il prelato è tenuto in isolamento.
A proposito della successione a Shanghai, mons. Savio Hon, segretario della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, amico di mons. Jin Luxian, ha detto che mons. Ma Daqin era stato ordinato per la Santa Sede come vescovo ausiliare, e che il governo aveva accolto come 'vescovo coadiutore di Shanghai'. "In seguito la cosiddetta 'conferenza dei vescovi cinesi' ha cancellato questo suo titolo, ma la Santa Sede ha precisato che nessuna conferenza episcopale, in nessuna parte al mondo, ha questo potere di cancellare il mandato pontificio. Tanto più in questo caso, in cui la 'conferenza' non è riconosciuta. Per questo rimane fermo per noi che mons. Ma Daqin è il vescovo di Shanghai".
I funerali di oggi sono quelli religiosi. Un altro funerale civile, si terrà il 2 maggio, a cui parteciperanno le autorità governative e il pubblico generico.
08/09/2005