Condannato un monaco ortodosso, il Patriarcato teme "uno scandalo enorme"
Mosca (AsiaNews) - Una sentenza di condanna per un monaco ortodosso che alla guida di un'auto di lusso ha provocato un incidente mortale per due persone è il nuovo scandalo che sta affrontando la Chiesa russo-ortodossa. Il 26 giugno il Patriarcato ha sospeso da ogni servizio lo ieromonaco Iliya (Pavel Siomin), condannato il giorno prima a tre anni di detenzione per aver causato l'incidente, in cui lo scorso 15 agosto hanno perso la vita due persone.
Il religioso guidava un Suv Mercedes classe-G (valore sul mercato russo di circa 120mila dollari), quando ha perso il controllo dell'auto e ha investito tre operai, che lavoravano in un cantiere lungo il Kutuzovski Prospekt a Mosca. Il monaco è stato arrestato il giorno seguente. I giudici lo hanno ritenuto colpevole di "gravi violazioni" del codice della strada, che hanno causato la morte di due uomini. L'accusa aveva chiesto sei anni, mentre il tribunale di Mosca gliene ha comminati la metà. Secondo i difensori dei famigliari delle vittime, si tratta di una sentenza "troppo leggera". Secondo uno dei legali della difesa, Liudmila Aivar, Ilya potrà presentare già ad agosto la richiesta di libertà condizionale e uscire di galera.
Siti internet e blog sono pieni di forti critiche alla decisione dei giudici, accusati di usare due pesi e due misure se si confronta il caso dello ieromonaco Iliya con quello delle Pussy Riot. Alle ragazze della band punk femminista che avevano inscenato una performance anti-Putin nella cattedrale di Mosca sono stati comminati due anni di campo di lavoro per "teppismo motivato da odio religioso" ed è stata negata loro la condizionale, nonostante siano entrambe madri di bambini piccoli.
Il sito d'informazione religiosa porta-credo.ru - sempre molto critico verso il Patriarcato - presenta la vicenda come "l'ultimo di una serie di episodi simili, specchio della cattiva condotta del clero russo, sicuro di rimanere sempre impunito". Sempre l'estate scorsa un altro sacerdote, l'igumeno Timofei, aveva causato un incidente alla guida di una Bmw con targa diplomatica.
La polemica per lo stile di vita lussuoso e gli eccessi del clero russo va avanti da almeno due anni nel Paese ed è arrivata fino al Patriarca, che secondo alcune indiscrezioni stampa possiede prestigiosi appartamenti a Mosca ed è stato scoperto possedere un orologio del valore di almeno 20mila dollari.
Fonti di AsiaNews anonime e interne al Patriarcato, sostengono che c'è tutto il potenziale "perché, prima o poi, esploda uno scandalo di proporzioni enormi". "Per ora, però, a indignarsi è solo l'intellighentsia - aggiunge la fonte - quella parte di società che si informa e si rende conto della gravità della situazione, mentre il resto della popolazione va avanti senza scandalizzarsi".
19/01/2018 10:53
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