Attivisti cinesi chiedono a Biden sostegno sui diritti umani e la liberazione di Liu Xiaobo
L’appello di He Depu, che ha passato 8 anni in prigione per aver fondato il partito democratico cinese nel 1998. Ma gli analisti prevedono che i temi saranno tutti basati sulla crisi economica.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Alcuni attivisti per la democrazia in Cina, domandano a Joe Biden, vicepresidente Usa, un sostegno sui diritti umani e la liberazione di molti dissidenti in prigione, fra cui Liu Xiaobo.
Da stasera il vicepresidente Usa sarà a Pechino per incontrare il presidente Hu Jintao e il premier Wen Jiabao, come pure il futuro successore di Hu, Xi Jinping, che ha invitato Biden per questa visita.
Analisti prevedono che le discussioni verteranno sull’economia, soprattutto dopo il declassamento del credito americano e i segnali di difficile ripresa del gigante Usa. Le due economie sono molto collegate: nel giugno scorso Pechino possedeva 1700 miliardi di dollari del debito Usa e allo stesso tempo ha bisogno del mercato americano per le sue esportazioni. Per questo i leader cinesi si aspettano rassicurazioni e garanzie di più salde prospettive.
He Depu, un famoso dissidente cinese, ha espresso il desiderio che Biden possa “focalizzare l’attenzione sulle condizioni dei diritti umani in Cina e sulla condizione degli attivisti per i diritti umani e religiosi”.
Nel 1998 He Depu ha cercato insieme ad altri attivisti di fondare un Partito democratico in Cina, subito messo fuorilegge. Lo stesso He, arrestato nel 2002, è stato condannato a otto anni di prigione.
“Vorrei anche che Biden faccia emergere la questione dei dissidenti imprigionati e la situazione disastrosa delle carceri cinesi “ha detto He. “A tutt’oggi – ha aggiunto – vi sono molte persone dietro le sbarre, come Liu Xiaobo”. Liu, Premio Nobel per la pace 2010, è stato condannato a 11 anni di prigione per alcuni articoli pubblicati sul web, inneggianti alla democrazia e alla fine del partito unico.
Dopo Pechino, Biden si recherà il 20 agosto a Chengdu (Sichuan) dove terrà una conferenza sul rapporto Usa-Cina. In seguito egli farà tappa in Mongolia e in Giappone.
Da stasera il vicepresidente Usa sarà a Pechino per incontrare il presidente Hu Jintao e il premier Wen Jiabao, come pure il futuro successore di Hu, Xi Jinping, che ha invitato Biden per questa visita.
Analisti prevedono che le discussioni verteranno sull’economia, soprattutto dopo il declassamento del credito americano e i segnali di difficile ripresa del gigante Usa. Le due economie sono molto collegate: nel giugno scorso Pechino possedeva 1700 miliardi di dollari del debito Usa e allo stesso tempo ha bisogno del mercato americano per le sue esportazioni. Per questo i leader cinesi si aspettano rassicurazioni e garanzie di più salde prospettive.
He Depu, un famoso dissidente cinese, ha espresso il desiderio che Biden possa “focalizzare l’attenzione sulle condizioni dei diritti umani in Cina e sulla condizione degli attivisti per i diritti umani e religiosi”.
Nel 1998 He Depu ha cercato insieme ad altri attivisti di fondare un Partito democratico in Cina, subito messo fuorilegge. Lo stesso He, arrestato nel 2002, è stato condannato a otto anni di prigione.
“Vorrei anche che Biden faccia emergere la questione dei dissidenti imprigionati e la situazione disastrosa delle carceri cinesi “ha detto He. “A tutt’oggi – ha aggiunto – vi sono molte persone dietro le sbarre, come Liu Xiaobo”. Liu, Premio Nobel per la pace 2010, è stato condannato a 11 anni di prigione per alcuni articoli pubblicati sul web, inneggianti alla democrazia e alla fine del partito unico.
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