31/05/2005, 00.00
Arabia Saudita
Invia ad un amico

Arrestati 8 leader protestanti a Riyadh

Riyadh (AsiaNews) – Vijay Kumar, un indiano del Tamil Nadu di 45 anni e altri 7 leader cristiani protestanti sono stati arrestati dalla polizia religiosa saudita. A Riyadh parenti ed amici non sanno nulla sulla loro sorte, né sul luogo della loro detenzione.

Fonti di AsiaNews nel paese affermano che Vijay è stato preso dalla polizia il 28 maggio scorso. Il suo arresto è avvenuto in seguito ad un altro fermo: quello di Samkutty Varghese, un evangelico indiano che era nel paese dal 26 gennaio con il visto da turista. Varghese, che stava aspettando l'estensione del visto turistico, è stato fermato dalla Muttawa il 9 marzo. La polizia ha trovato nella sua borsa una bibbia in lingua hindi e alcuni numeri di telefono. Grazie a questi numeri la Muttawa ha eseguito gli altri arresti.

Il 28 maggio scorso la Muttawa ha compiuto un raid a Batha, una zona della capitale, dove alcuni gruppi protestanti si radunavano per la preghiera in privato. Poi, alle 8 di sera, la polizia è giunta alla casa di Vijay e lo hanno interrogato insieme alla moglie, Christy Vijay Kumar, fino alle 3 di notte. La Muttawa ha poi sequestrato tutto il materiale religioso che era in casa assieme ai computer e ha portato via Vijay.

Tutte le persone arrestate appartengono ai gruppi evangelici delle Assemblee di Dio. La signora Kumar svolge un lavoro di catechista. In casa sua si incontrano circa 40 bambini, tutti cristiani, provenienti dall'India o da Muscat.

Vijay Kumar è in Arabia Saudita dal 1994 nel controllo della produzione della ditta Al Salam Aircraft. La sua casa è un luogo di incontro dei cristiani dal 2002. I colleghi sauditi di Kumar lo definiscono una persona buona e sono preoccupati della sua sorte. La compagnia ha chiesto alla polizia notizie sulla sua scomparsa, ma finora non vi è stata alcuna risposta.

In Arabia Saudita è proibita la libertà di espressione a tutte le religioni, meno che all'Islam. Ogni manifestazione pubblica (avere Bibbie, portare un crocifisso, un rosario, pregare in pubblico) è proibita. La polizia religiosa, conosciuta per la sua spregiudicatezza e violenza, vigila sul divieto. Negli ultimi anni, grazie alle pressioni internazionali, la corona saudita ha permesso la pratica di altre religioni ma solo in privato. La Muttawa, però, continua ad arrestare, imprigionare e torturare persone che praticano altre fedi anche se in privato. Il 23 aprile scorso la polizia ha arrestato 40 cristiani pakistani, che celebravano il culto in casa.

L'economia dell'Arabia Saudita si sostiene col lavoro degli stranieri. Ad essi è permesso lavorare, ma non di professare la loro fede. Su una popolazione di 21,6 milioni di abitanti gli stranieri sono circa8 milioni. I musulmani sono il 93,7%; i cristiani sono il 3,7%, nella quasi totalità lavoratori provenienti da India, Sri Lanka, Filippine, Egitto. I cattolici sono 900 mila.

Il rapporto 2004 della Commissione Usa sulla libertà di credo nel mondo, aveva segnalato come oggetto di "particolare inquietudine" le violazioni alla libertà religiosa nel regno saudita.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Per la prima volta sotto processo agenti della polizia religiosa
22/06/2007
La polizia religiosa arresta famosi artisti perché recitano insieme uomini e donne
02/04/2009
Bersagliata dalle accuse, la polizia religiosa annuncia una piccola riforma
11/06/2007
Arrestato giovane saudita che ha lanciato la campagna "liberi abbracci" nel suo Paese
22/11/2013
Al via una drastica riduzione dei poteri della polizia religiosa saudita
06/10/2012


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”