Approvata la risoluzione Onu sui crimini di guerra in Sri Lanka
Colombo (AsiaNews) - Il Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato oggi la risoluzione sui presunti crimini di guerra commessi dalle forze armate dello Sri Lanka nel 2009. Presentata dagli Stati Uniti, la risoluzione è stata adottata con 24 voti favorevoli (tra cui quello dell'India), 15 contrari e 8 astenuti. Intanto, da giorni in tutto lo Sri Lanka, migliaia di monaci buddisti, indù, musulmani e cristiani protestano contro il provvedimento Onu. Il governo dello Sri Lanka ha sempre rifiutato le accuse di violazione dei diritti umani mosse dall'Onu, definendole un tentativo dei Paesi occidentali di "interferire con la politica interna del Paese".
Nello specifico, la risoluzione chiede al governo dello Sri Lanka di migliorare le raccomandazioni fatte nel rapporto della Lessons Learnt and Reconciliation Commission (Llrc, la commissione del presidente Mahinda Rajapaksa per indagare sulle ultime fasi della guerra civile) e prendere "tutti i provvedimenti necessari" per assicurare giustizia, uguaglianza e riconciliazione per tutti gli srilankesi.
Nella sua relazione, la Llrc indicava i seguenti consigli: indagini approfondite sulle presunte esecuzioni extragiudiziarie e le sparizioni forzate; demilitarizzazione del nord del Paese; migliorare i meccanismi di risoluzione sulle dispute territoriali; favorire il trasferimento dei poteri alle province; rafforzare le istituzioni civili indipendenti; promuovere e proteggere il diritto alla libertà di espressione.
Data l'assenza di provvedimenti concreti a tre anni dalla fine della guerra civile, il Consiglio per i Diritti umani chiede anche al governo dello Sri Lanka di accettare consigli e assistenza tecnica per migliorare le raccomandazioni della Llrc.
La Tamil National Alliance (Tna), principale partito tamil del Paese, si è detta "soddisfatta" dell'approvazione. Tuttavia, in questi giorni in Sri Lanka sono scesi in piazza tamil e singalesi insieme, di ogni gruppo religioso, per protestare contro la risoluzione con manifestazioni e programmi interreligiosi. Molte comunità cattoliche dell'isola hanno preparato liturgie speciali, con la partecipazione di forze di polizia e autorità locali. Le funzioni terminavano con preghiere, invocando la benedizione di Dio per fermare le dispute attuali e risolvere i problemi della nazione.
02/08/2017 12:53