19/09/2011, 00.00
INDONESIA
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Ambon: torna la calma, ma i radicali islamici diffondono Sms per la guerra santa

di Mathias Hariyadi
I leader delle comunità musulmana e cristiana sono impegnati in un ampio lavoro di pacificazione, mentre la vita nella città ritorna alla normalità. Le forze di sicurezza controllano i passeggeri verso Java est, in cerca di armi e di possibili terroristi.
Ambon (AsiaNews) – La situazione ad Ambon sta tornando alla normalità, dichiarano ad AsiaNews fonti locali, dopo che nei giorni scorsi gli scontri fra musulmani e cristiani hanno lasciato un bilancio di sette morti e 60 feriti, oltre che danni materiali ingenti, fra cui alcune case bruciate. Oggi gli studenti sono tornati a scuola normalmente, le bancarelle sono riapparse sulle strade e i rickshaw hanno ripreso a circolare nelle zone già teatro di scontri violenti. E tutto sembra tranquillo in due diversi quartieri, Galunggung, un’area a maggioranza musulmana, e Galala, una zona abitata da cristiani protestanti, entrambe nel centro di Ambon. (12/09/2011 Molucche: tre morti e 60 feriti negli scontri fra cristiani e musulmani).

La polizia e l’esercito sono presenti in zone strategiche, ma la tensione rimane alta, soprattutto fra coloro che hanno perso le case in seguito agli incendi appiccati da sconosciuti. Nel frattempo si stanno svolgendo dialoghi e conferenze interreligiose in parecchi luoghi, sia a Java che in altre aree a Maluku. Una campagna di pacificazione è in corso anche a Negeri Siri Sori Salam, un quartiere a maggioranza musulmana sull’isola di Saparua. Un incontro fra cristiani e musulmani è organizzato dai responsabili dell’islam per evitare conflitti futuri.

Gli scontri dei giorni scorsi hanno avuto origine da alcuni messaggi Sms, e la polizia sta indagando proprio in questo senso. La tensione è stata creata facendo circolare la voce che il noto Fronte di difesa islamica (Fdi) di Java era sbarcato a Maluku per preparare un altro attacco contro quartieri cristiani a Waringin, la chiesa di Silo e ad Aster. Pastori e leader musulmani sono stati informati dei messaggi provocatori, così da evitare potenziali conflitti.

A Java est la polizia sta usando cani da fiuto per rintracciare armi nascoste di gruppi islamici radicali e inviate ad Ambon. Funzionari di polizia controllano attentamente i viaggiatori verso Ambon che partono dal porto di Tanjung Perak; cani e metal detector sono utilizzati per controllare chi si imbarca verso Maluku. E la stessa procedura è in vigore in parecchi porti di pesca “tradizionali”, quali Ponorogo, Pasuruan, Banyuwangi e Gresik. “Questo messaggio Sms provocatorio, che invita alla missione della jihad ad Ambon ci ha preoccupato”, ha dichiarato il capo della polizia di Java est, il generale Hadiatmoko. Fino ad oggi sono state confiscate 130 armi da taglio a passeggeri diretti ad Ambon. Il consiglio islamico degli Ulema di Java est ha messo in guardia la comunità musulmana dal credere a messaggi Sms in cui si invita alla jihad da parte di radicali islamici.

Gli scontri della settimana scorsa sono nati da un semplice incidente di motocicletta, guidata da un giovane musulmano. E’ morto a causa delle ferite riportate nell’incidente mentre lo portavano in ospedale; ma un Sms ha diffuso la notizia falsa secondo cui era stato ucciso dai cristiani. E i musulmani hanno cercato vendetta. Nel periodo fra il 1999 e il 2022, Ambon è stata teatro di scontri religiosi fra musulmani e cristiani, che hanno portato alla morte di migliaia di persone: novemila, secondo alcuni, oltre a migliaia di sfollati e senzatetto.
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