07/11/2005, 00.00
INDIA
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A Karwar i cristiani indiani non possono onorare i loro defunti

di Nirmala Carvalho

Il governo indiano non rispetta i suoi impegni con i cattolici: aveva assicurato alla comunità almeno una visita il 2 novembre, dopo che il cimitero è divenuto zona militare.

Karwar (AsiaNews) - I cattolici di Karwar, sulla costa indiana occidentale, non hanno potuto visitare le tombe dei propri defunti per la ricorrenza del 2 novembre. Il governo non ha dato loro il permesso di recarsi al cimitero di Baithkol, per l'ennesima volta venendo meno alle promesse fatte in precedenza.

Il cimitero cristiano di Baithkol esiste da 300 anni. Di recente il governo indiano è entrato in possesso dell'area di Karwar per costruirvi una base navale; nella zona rientra anche il cimitero. Le autorità avevano assicurato formalmente ai cristiani che, in occasione del 2 novembre, avrebbero potuto visitare Baithkol. Nel cimitero non sono concesse nuove sepolture e alla comunità è stato assegnato un altro appezzamento di terra a Shriwad – 7 km da Karwar – ma la zona è disagiata dal punto di vista geografico e delle infrastrutture.

P. Peter Machado, della curia della diocesi di Karwar, racconta di aver ricevuto "per iscritto" dalla Marina indiana la garanzia di poter vistare il cimitero una volta all'anno: "La questione rientra nei diritti umani, il governo ci ha negato il diritto alla pratica religiosa".

La Marina militare e il governo hanno così fatto retromarcia, forse a causa di pressioni da parte di fondamentalisti indù, contrari alla presenza cristiana nella zona. Già il 2 febbraio scorso, a Karwar e Goa era stata vietata la processione, che segna l'annuale festa di Nostra Signora delle Sorgenti. La causa: "motivi di sicurezza".

I cattolici locali si dicono delusi e offesi da questo atteggiamento. "Le autorità ci avevano fatto una promessa" ricorda un uomo del posto. Da anni nella zona i cristiani vivono in pace con indù e musulmani". La convivenza si basa sulla mescolanza di usi e tradizioni delle diverse comunità. Secondo Jude Fernandes, un giovane cattolico, "indù e musulmani nella zona sono molto comprensivi; se avessimo avuto l'opportunità di discutere con loro, essi avrebbero apprezzato il significato del nostro rito per il giorno dei defunti". Verina Fernandes sottolinea che "prima di prendere una decisione, le autorità locali avrebbero potuto chiamare le varie comunità per discutere insieme la questione". "Non si accorgono – continua – che il loro atteggiamento rischia di creare serie fratture tra le comunità".

Dopo il no del governo, lo scorso 2 novembre, i cristiani hanno solo potuto fare una processione per le strade di Karwar, terminata in chiesa per la preghiera finale. Le domande che più ricorrevano tra i fedeli erano: "Quanto continuerà ancora questa situazione?"; "Possiamo ancora credere che la Marina rispetterà il cimitero di Baithkol, come luogo sacro per i cristiani?". Un uomo presente alla cerimonia, Jack, si preoccupa per il futuro: "Cosa faremo se qualche funzionario militare deciderà di distruggere il cimitero in nome dello sviluppo della nazione?".

Intanto, come riferito da p. Machado, la diocesi di Karwar "scriverà una lettera al primo ministro indiano per chiedere giustizia".

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