La causa di morte ufficiale è “ictus”. L’insegnante in pensione è morto ieri mattina presso il Friendship General Hospital di Nghệ An. Da tempo, la vittima mostrava segni di malattia ed era ricoverato da una settimana. Đào doveva scontare altri 12 anni di carcere per “sovversione”.
Non ridurre il ruolo della donna nella Chiesa a mera funzionalità, cioè a funzioni e compiti da svolgere, perché questo atteggiamento riduce la natura e la chiamata della donna stessa”.
Messaggio di Francesco per la Giornata mondiale della pace. Per spezzare la dinamica di diffidenza attualmente prevalente, allora, “dobbiamo perseguire una reale fratellanza, basata sulla comune origine da Dio ed esercitata nel dialogo e nella fiducia reciproca. Il desiderio di pace è profondamente inscritto nel cuore dell’uomo e non dobbiamo rassegnarci a nulla che sia meno di questo”. “Paradossale” costruire una pace fondata sulla paura dell’altro, della reciproca distruzione o su una minaccia di annientamento totale.
All’udienza generale Francesco parla anche di persecuzione “con i guanti bianchi, cioè lasciati da parte, emarginati …”. “Sempre ci saranno i martiri tra noi: è questo il segnale che andiamo sulla strada di Gesù. E’ una benedizione del Signore, che ci sia nel popolo di Dio, qualcuno o qualcuna che sia questa testimonianza del martirio”.
“Ma quante volte noi ci lamentiamo, ci lamentiamo e tante volte pensiamo che i nostri peccati, i nostri limiti non possono essere perdonati. E lì, la voce del Signore viene e dice: ‘Io ti consolo, sono vicino a te’, e ci prende con tenerezza. Il Dio potente che ha creato i cieli e la terra, il Dio-eroe, per dirla così, fratello nostro, che si è lasciato portare alla croce a morire per noi, è capace di accarezzarci e dire: ‘Non piangere’”.
Le quattro “vicinanze” dei sacerdoti diocesani. “Essere vicino a Dio nella preghiera”, “essere vicino al vescovo, sempre vicino al vescovo: senza il vescovo la Chiesa non va, senza il vescovo il prete può essere un leader ma non sarà prete. Terza vicinanza: essere vicino al presbiterio, fra voi”. “E la quarta vicinanza: la vicinanza al popolo di Dio”.
Nella preghiera composta per l’Immacolata, Francesco ha detto che “non è la stessa cosa essere peccatori ed essere corrotti: è ben diverso. Una cosa è cadere, ma poi, pentiti, confessarlo e rialzarsi con l’aiuto della misericordia di Dio. Altra cosa è la connivenza ipocrita col male, la corruzione del cuore, che fuori si mostra impeccabile, ma dentro è pieno di cattive intenzioni ed egoismi meschini”.
E’ la considerazione suggerita a Francesco dallo spirito di servizio espresso dal “sono la serva del Signore” col quale Maria rispose all’angelo che le chiedeva di divenire la madre di Gesù. Oggi pomeriggio l’omaggio all’Immacolata. All’Angelus Francesco ha invitato a pregare per l’incontro che domani si svolgerà a Parigi per cercare soluzioni al conflitto in Ucraina.
Francesco incontra le Organizzazioni non governative di ispirazione cattolica, che si sono riunite negli ultimi due giorni a Roma. "Serve più immaginazione, nuove strade per la cultura dell'incontro".
Nel discorso preparato per “Aggiornamenti sociali” rivista dei gesuiti italiani, Francesco afferma che l’opzione preferenziale “prima che correre in loro aiuto ci chiede di stare dalla loro parte, anche quando guardiamo alle dinamiche della società”.
La proposta in un messaggio a firma di Francesco e di Al-Tayyeb consegnato ieri al Segretario generale delle Nazioni Unite che ha manifestato apprezzamento e disponibilità per l’iniziativa.
“Noi non possiamo edificare la nostra vita sulle cose passeggere, sulle apparenze, sul fare finta che tutto va bene. Andiamo alla roccia, dove c’è la nostra salvezza. E lì saremo felici tutti. Tutti”.
Messaggio di Francesco alla Conferenza dell'Onu sul clima di Madrid. A 4 anni dalla firma dell’accordo di Parigi la consapevolezza del cambiamento climatico “è ancora piuttosto debole, incapace di rispondere adeguatamente a quel forte senso di urgenza di un’azione rapida auspicata dai dati scientifici a nostra disposizione”. E gli attuali studi “dimostrano quanto le parole siano lontane dalle azioni concrete”.
“La fede è abbandono fiducioso nelle mani di un Dio affidabile che si fa conoscere non attraverso pratiche occulte ma per rivelazione e con amore gratuito”. Il ricordo di padre Popieluszko, ucciso dalla polizia comunista. Nell’incontro con il Consiglio direttivo di Solidarnosc i rapporti tra Chiesa e Stato.
“Lo Spirito sceglie il piccolo, sempre”, “non può entrare nel grande, nel superbo, nell’autosufficiente”. I teologi “sanno tutto, ma sono incapaci di fare teologia perché la teologia si fa in ginocchio, facendoci piccoli”.