Il presidente ad interim prenderà parte all’80ma Assemblea generale delle Nazioni Unite previsto anche un suo intervento. Per i nuovi vertici del Paese post-Assad un punto a favore a livello diplomatico e politico. La Casa Bianca interrompe lo status di protezione temporanea (Tps) per 6mila siriani negli Stati Uniti, a rischio arresto ed espulsione.
Per il presidente ad interim al-Sharaa i negoziati in corso fra Siria e Stato ebraico potrebbero garantire risultati “nei prossimi giorni”. Esclusa la questione del Golan. La richiesta di un monitoraggio Onu su integrità territoriale e rispetto dello spazio aereo. Rinviate (forse) a fine mese le elezioni legislative.
Prelevati la croce d’oro, chiavi, telefono e altri effetti personali al vicario generale Naaman. Due uomini hanno detto di appartenere alla “sicurezza” e lo hanno colpito, ferendolo. Attivisti contro i nuovi leader del Paese, incapaci di tutelare le minoranze. A Idlib dopo 14 anni riapre la chiesa di Sant’Anna.
Secondo Unhcr in poco meno di nove mesi oltre 200mila hanno scelto di tornare in Siria, alcuni per la prima volta dal 2011. Per le autorità di Beirut le partenze “alleggeriscono” il Paese dei cedri da un “peso demografico sostanziale”. Ma si assiste anche a un controesodo: dagli alawiti in fuga dalla costa, ai cristiani che vogliono andarsene dopo l’attentato alla chiesa di Damasco.
Sandra Awad, già responsabile Caritas oggi collaboratrice dell’Unicef, ha raccontato in questi anni le devastazioni della guerra. Oggi ricorda che, pur fra violenze e criticità, la comunità riveste un “ruolo fondamentale” nel diffondere “lo spirito del perdono” e “sanare le divisioni settarie”. E lancia un appello: “Liberatevi dalle catene della paura”.
Per lo studioso giordano l’obiettivo ultimo del governo Netanyahu “va oltre” la sconfitta di Hamas e ridisegnare i confini. La Cisgiordania diventa una “opportunità da sfruttare” in una prospettiva di annessione. La debolezza dell’Autorità palestinese e della comunità internazionale, il nuovo paradigma degli Accordi di Abramo. Fra le nazioni della regione “più tattiche che alleanze”.