Oggi l'India ha deciso di riaprire la propria ambasciata a Kabul, segnando un passo politico senza precedenti verso il governo dei talebani. L’annuncio è avvenuto dopo che il Pakistan ha lanciato un bombardamento sulla capitale afghana nel tentativo di eliminare il leader dei talebani pakistani (TTP), Noor Wali Mehsud. Si tratta di vicende che si inseriscono nella nuova fase di scontro tra India e Pakistan, iniziata con l’Operazione Sindoor lanciata a maggio da Delhi in risposta a un attentato in Kashmir.
A promuovere l’iniziativa il Ccide e Ncjp Pakistan. Presenti fra gli altri studenti, attivisti e personalità musulmane, cristiane, indù, Sikh, Parsi. Il richiamo al fondatore della nazione e ai valori di tolleranza e libertà di culto. Il vero cambiamento è tradurre in atti concreti i valori di comprensione, amore, rispetto e pace.
Nella provincia nord-orientale del Pakistan il governo locale non versa più da tre anni i fondi destinati alle studentesse delle scuole pubbliche. Un contributo esiguo di 200 rupie (60 centesimi di euro) ogni sei mesi, ma fondamentale per la frequenza femminile nelle aree rurali. In tutto il Paese, la spesa per l’istruzione è in calo e il 38% dei minori, soprattutto ragazze, resta fuori dalla scuola e aumentano matrimoni precoci e lavoro forzato.
La storica decisione di oggi della Church of England - che per la prima volta vedrà una figura femminile a capo della sede primaziale - è un fatto molto significativo anche per le Chiese dell'Asia che fanno parte della Comunione anglicana. Tra di loro ci sono le "United Church" di India, Pakistan e Bangladesh che hanno già tutte aperto al ministero ordinato femminile, con donne vescovo in alcune diocesi indiane.
Dopo la vittoria indiana all’Asian Cup di cricket in Pakistan, il premier Narendra Modi ha celebrato il successo sportivo paragonandolo all’“Operazione Sindoor”, l’offensiva militare contro Islamabad seguita all’attacco terroristico di Pahalgam. Gli scontri di maggio si sono fermati grazie alla mediazione Usa, che Delhi però nega di aver accettato. Intanto il clima resta teso mentre Washington rinsalda i rapporti con Islamabad firmando due memorandum per la fornitura dei preziosi minerali.
Dopo anni vent'anni di progressi, il nuovo rapporto della Banca Mondiale fotografa una situazione drammatica: un pakistano su quattro vive oggi in povertà, con punte del 42,7% in Belucistan. Alla base del fenomeno un modello di crescita fragile, basato su lavoro informale che ha lasciato milioni di persone esposte alle crisi che si sono succedute a partire dal 2020. Vulnerabilità climatica, inflazione record e servizi pubblici carenti aggravano le disuguaglianze.