Pakistan e Afghanistan hanno concordato un cessate il fuoco di 48 ore, ma restano tensioni sulla presenza dei TTP che potrebbero presto generare nuove violenze. Le organizzazioni umanitarie hanno denunciato le incursioni aeree di ieri del Pakistan che hanno causato decine di vittime civili. La chiusura dei valichi di frontiera e l’espulsione dei profughi afghani decisa oggi da Islamabad aggravano la crisi umanitaria.
Nel distretto di Khushab una famiglia cristiana denuncia minacce crescenti e conversione forzata all'Islam della figlia 17enne. La ragazza è stata prelevata dalla polizia e poi scomparsa dalla custodia statale. La The Edge Foundation assiste i genitori, ora nascosti per timore di ritorsioni, e prepara un ricorso all’Alta Corte di Lahore. Caso emblematico della persecuzione che colpisce le minoranze religiose in Pakistan.
Prima l’annuncio della presenza del premier israeliano alla firma dell'accordo, poi ritirata per la concomitanza con una festa ebraica (ma il probabile motivo reale è la presenza del leader dell'Anp Abu Mazen). Fonti israeliane annunciavano anche per domani una storica visita del presidente indonesiano Prabowo a Gerusalemme, ma il ministero degli Esteri di Jakarta ha smentito. Modi snobba il vertice: a rappresentare l'India il numero tre della diplomazia.
Violenti combattimenti lungo la frontiera hanno riacceso le tensioni tra i due Paesi dopo un raid pakistano su Kabul contro la leadership dei talebani pakistani (TTP). Islamabad rivendica di aver ucciso 200 combattenti talebani, mentre Kabul parla di 58 soldati pakistani uccisi. Arabia Saudita e Qatar cercano di mediare una tregua. Sul piano interno, il movimento islamista Tehrik-i-Labbaik Pakistan (TLP) è tornato a protestare, provocando scontri a Islamabad e Lahore, in un clima di crescente tensione.
Oggi l'India ha deciso di riaprire la propria ambasciata a Kabul, segnando un passo politico senza precedenti verso il governo dei talebani. L’annuncio è avvenuto dopo che il Pakistan ha lanciato un bombardamento sulla capitale afghana nel tentativo di eliminare il leader dei talebani pakistani (TTP), Noor Wali Mehsud. Si tratta di vicende che si inseriscono nella nuova fase di scontro tra India e Pakistan, iniziata con l’Operazione Sindoor lanciata a maggio da Delhi in risposta a un attentato in Kashmir.
A promuovere l’iniziativa il Ccide e Ncjp Pakistan. Presenti fra gli altri studenti, attivisti e personalità musulmane, cristiane, indù, Sikh, Parsi. Il richiamo al fondatore della nazione e ai valori di tolleranza e libertà di culto. Il vero cambiamento è tradurre in atti concreti i valori di comprensione, amore, rispetto e pace.