Il governo di Biškek si trova a fare i conti con un sistema di eredità sovietica che non regge più. La crisi tocca in modo particolare la professione medica, con numeri in costante calo: nel 2022 c’erano 18,5 dottori ogni 10 mila abitanti, oggi sono appena 15, quando in Kazakistan, per esempio, ce ne sono 40. Ma il problema vero sono le scarse risorse destinate alla sanità: appena 86 dollari all'anno a persona.
Secondo i dati del ministero del lavoro del Kirghizistan, a fine 2024 le donne costituivano il 55% di oltre mezzo milione di kirghisi che lavoravano all’estero. Ma l’Organizzazione per le migrazioni denuncia la loro maggiore esposizione a precarietà nel lavoro, violenze o forti pressioni psicologiche.
Gli accordi commerciali firmati alla Casa Bianca sulle terre rare e altri settori sembrano guardare più agli interessi economici degli Stati Uniti che agli equilibri geopolitici. E lo stesso Cremlino, che in passato aveva manifestato una certa insofferenza per questi contatti, stavolta ha espresso grande accondiscendenza
La rapida urbanizzazione ha tra le conseguenze il pullulare di enormi discariche in contesti in cui solo una piccola percentuale di rifiuti viene riciclata. Nel solo Tagikistan ogni anno si accumulano oltre 2 milioni di materiali di scarto, che occupano nell’insieme oltre 300 ettari di territorio.
A giugno i deputati di Biškek - con una decisione tenuta nascosta per due mesi - avevano depenalizzato il reato dei matrimoni con più mogli. Alla riapertura del parlamento il presidente Žaparov ha rinviato all'esame il provvedimento definendolo umiliante. Ma la poligamia rimane una pratica tutt'altro che rara, con unioni registrate solo in moschea anche da parte di personaggi in vista.
Al summit di Dušanbe si è sviluppata la discussione sulla direttrice che collegherebbe direttamente la Russia all’India e all'Iran. Mosca non è in grado di offrire all’Asia centrale i grandi investimenti della Cina e dell’Europa, ma cerca di recuperare in termini di infrastrutture per i trasporti e la logistica.