L’appello del card. Sako al primo ministro al-Sudani. Luoghi a rischio per progetti di sviluppo edilizio. La richiesta di “recintare e sorvegliare” siti sui quali incombe il rischio di una “minaccia imminente”. Il loro valore “va oltre la comunità cristiana” e riguarda “tutta” la popolazione, musulmani compresi.
Foraggiato dall'Iran per 20 anni come elemento di deterrenza, l'"Asse della resistenza" sta tenendo un basso profilo nella guerra. Dal premier iracheno al leader religioso al-Sadr l’ordine è “far tacere” le “voci spericolate” che vogliono entrare conflitto. Almeno 20 nazioni musulmane e arabe sottoscrivono un documento per un Medio oriente libero da armi nucleari “senza eccezioni” (con un riferimento a Israele).
Per l’esperto giordano il quadro è “negativo” con Israele che “opera in diversi fronti non confinanti“, forse presto anche “dentro” la Repubblica islamica. Gli Stati Uniti ordinano l’evacuazione dell’ambasciata in Iraq, fronte più esposto in caso di conflitto. L’Aiea approva una risoluzione contro l’Iran, possibili nuove sanzioni.
Ad AsiaNews il card. Sako ripercorre i giorni del Conclave vissuti accanto e il primo incontro “molto importante” dopo l’elezione a pontefice. La “situazione complicata” dei cristiani in Medio Oriente che soffrono per la “mancanza di stabilità” anche se “la sicurezza è migliorata”. Le prime parole del cardinale a papa Prevost: “Contiamo su di lei”.
Il porporato ha legato la propria opera a difesa di una comunità che è parte del Paese e della sua storia. Il principio di cittadinanza, il dialogo fraterno, ma schietto, con l’islam e il coraggio della “trasparenza” capisaldi della sua missione. Fra i momenti più significativi la visita del pontefice in Iraq. Per il Conclave l’auspicio di un papa capace, come Francesco, di “cogliere i segni dei tempi”.
Saranno le seste elezioni parlamentari dalla caduta di Saddam. Divisioni nel fronte sciita col premier uscente al-Sudani in cerca di una coalizione forte per conquistare un secondo mandato. Partita aperta anche sul versante curdo, con i partiti di opposizione che cercano di spezzare l’egemonia Kdp e Puk. L’incognita del voto cristiano e i dubbi sulla rappresentatività.