Le autorità di Seoul denunciano l'“inumana” distruzione di un luogo dal forte valore simbolico. Un gesto che prosegue la politica di archiviazione di ogni prospettiva di riunificazione fra Nord e Sud. Negli anni aveva la struttura sul monte Kumgang aveva accolto riunioni fra parenti separati per decenni dal conflitto: l'ultimo incontro risaliva al 2018.
Infrangendo ogni record al botteghino cinese, la pellicola d'animazione ha scatenato l'entusiasmo delle community online, tra cui quella quella del "Partito industriale", che esalta il progresso tecnologico come mezzo per ottenere la supremazia culturale della Cina. Grazie a effetti speciali innovativi e un forte richiamo alla tradizione, il film si inserisce in una nuova ondata di prodotti d’intrattenimento che mirano a consolidare l’industria creativa cinese sulla scena internazionale.
Secondo un rapporto di Hrw, la Cina ha imposto restrizioni ancora più severe ai viaggi per i membri della minoranza islamica. Accessibili solo un un numero “limitato” di nazioni. Vietati contatti e interazioni con attivisti all’estero. Per il visto necessario fornire un “garante” o vengono tenuti in “ostaggio” i familiari per assicurare il ritorno in patria.
Il complesso sorge a 30 km circa in direzione sud-ovest della capitale e si estende su un sito di almeno 1500 acri. Secondo fonti dell’intelligence Usa, una volta ultimato sarà il più grande al mondo. Attorno all’area massima sicurezza, divieto di sorvolo per droni o scattare foto. Al suo interno bunker antiatomici per accogliere anche Xi Jinping in caso di guerra (nucleare).
Lo afferma un rapporto condotto dall'Istituto nazionale per le politiche giovanili tra gli studenti delle medie e delle superiori, in cui vengono denunciate anche le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti ragazzi e ragazze. In caso di sfruttamento solo il 18% sporge denuncia. La maggior parte trova impiego nelle ristorazione oppure con la creazione di contenuti online.
Nonostante una diminuzione generale delle persone che si tolgono la vita, il dato è in crescita tra i minorenni giapponesi. Il missionario del Pime che gestisce un centro di ascolto per gli hikikomori, le persone che si ritirano dalla società: ragazzi e ragazze schiacciati dalla corsa ad eccellere e dalle discriminazioni del bullismo.