Il primo ministro è intervenuto al lancio dell’Asatizah Professionals and Volunteers Network (APVN). La rete punta a rafforzare il ruolo degli insegnanti religiosi musulmani nella società. Sottolineato l’equilibrio tra tradizione e modernità: citata l’autorizzazione alla carne coltivata. Confermati gli investimenti nell’istruzione islamica.
Il Consiglio per la sicurezza nazionale definisce le linee guida per gestire la crisi al confine con la Cambogia. Resta la preoccupazione per il sostegno militare cinese a Phom Penh, anche se Pechino minimizza. Condannato all’ergastolo l’omicida di Lim Kimya, ex parlamentare cambogiano che si opponeva a Hun Sen. Ancora ignote le ragioni del gesto.
Il programma da 10 miliardi di dollari, presentato come “grande successo” dal presidente, è finito al centro delle polemiche dopo ben 103 episodi di intossicazione in 16 province. Le cucine, spesso gestite dai militari, e le lunghe catene di distribuzione favoriscono contaminazioni batteriche. In alcuni casi i menù contenevano persino carne di squalo. Esperti parlano di un “fallimento sistemico”, mentre cresce il malcontento anche per le clausole di segretezza previste nel programma.
La Cina celebra la fondazione della Repubblica popolare nelle acque contese del Mar Cinese meridionale, promettendo di “restare a guardia” dell’atollo. Le Filippine da tempo parlano di presenza illegale. Di recente Pechino ha proposta di trasformare l'area in una riserva naturale.
Il tribunale di Wenzhou ha giudicato colpevoli 39 imputati della famiglia Ming, originaria dello Stato Shan nel nord del Myanmar. Le accuse comprendono frode e traffico di droga con proventi stimati in oltre 10 miliardi di yuan. Tra i condannati a morte figurano il figlio e la nipote del patriarca Ming Xuechang, morto in circostanze controverse durante l’arresto. L’operazione si inserisce nella più ampia repressione di Pechino contro i gruppi criminali che operano in Myanmar.
Il capo della polizia dello Stato di Kelantan ha suggerito di modificare la legge perché anche le ragazze minorenni che “acconsentono” a rapporti sessuali siano perseguite insieme agli autori. Dura la reazione del governo federale e delle ong: “Così si criminalizzano le vittime e si rafforza la cultura del colpevolizzare le donne”. Le associazioni chiedono piuttosto una clausola che tuteli le relazioni consensuali tra coetanei.