26/08/2019, 10.04
HONG KONG - CINA
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‘Hong Kong Way’: una catena umana di 60km per la libertà (Foto e Video)

Vi hanno partecipato almeno 210 mila persone di tutte le età e di tutti gli strati sociali. La visione suggestiva del crinale del Lion Rock illuminato dalle torce e dai raggi laser. La “Hong Kong Way” ricorda la “Baltic Way” di 30 anni fa, organizzata dai Paesi baltici per chiedere l’indipendenza dall’Urss.

Hong Kong (AsiaNews) – Almeno 210 mila persone, del movimento anti-estradizione hanno formato una catena umana di 60km in diverse parti del territorio. Definita “Hong Kong Way”, essa è stata formata da giovani, bambini e adulti di tutti i livelli sociali che dalle 7 di sera del 23 agosto, si sono radunati formando lunghe catene umane da Kennedy Town a Causeway Bay (foto 1), da Kowloon Tong a Yau Ma Tei, lungo la costa di Tsim Sha Tsui, da Tsuen Wan a Lai King. Altre diverse migliaia si sono disposti lungo il sentiero che percorre il costone del Lion Rock, vicino a Sha Tin, usando torce, cellulari e raggi laser per illuminare la notte (foto 2).

Molti scandivano: “Liberare Hong Kong, rivoluzione del nostro tempo!”, divenuto uno degli slogan preferiti dal movimento anti-estradizione.

Alle 21, rispondendo a un invito girato sui social, tutti i partecipanti si sono coperti l’occhio destro con la mano, gridando: “Poliziotti neri, ridateci l’occhio”. Il riferimento era al ferimento di una donna da parte della polizia lo scorso 11 giugno. La donna rischia di perdere un occhio (foto 3)

I protagonisti della catena umana esigono che il governo risponda alle cinque richieste del movimento: ritirare in modo definitivo la legge sull’estradizione; non caratterizzare come “rivolte” gli scontri violenti; togliere le accuse ai dimostranti arrestati durante gli scontri e liberarli in modo incondizionato; un’inchiesta piena ed indipendente sulle azioni della polizia e il recente terrore di Yuen Long; attuare il suffragio universale.

La “Hong Kong Way” si collega alla dimostrazione di massa della “Baltic Way” di 30 anni fa, quando circa due milioni di persone da Estonia, Lettonia e Lituania hanno formato una catena umana lunga 680 km domandando l’indipendenza dall’Unione sovietica nel 1989.

I dimostranti però hanno precisato: “Pechino ci ha bollato come indipendentisti, ma la maggior parte di noi vuole solo che il governo difenda i diritti e le libertà di Hong Kong”. (P.W.)

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