Tre soldati indiani uccisi in uno scontro con truppe cinesi in Kashmir
Secondo la dichiarazione dell'esercito indiano, ci sono state perdite di vite "da entrambe le parti". Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha dichiarato che "le truppe indiane hanno violato gravemente il nostro territorio”, ma non ha commentato se ci siano state vittime cinesi.
Delhi (AsiaNews/Agenzie) - Tre soldati indiani sono stati uccisi ieri durante un "violento scontro" con truppe cinesi in Kashmir, lungo il confine de facto dei paesi in Himalaya.
In proposito, l'esercito indiano ha sostenuto che lo scontro è avvenuto malgrado il "processo di deescalation" in corso nella valle di Galwan, nella controversa area di Aksai Chin-Ladakh, dove si dice che un grande concentramento di truppe essere in atto da settimane su entrambi i lati del confine, prima che all'inizio di questo mese iniziassero i colloqui tra i comandanti militari.
Secondo la dichiarazione dell'esercito indiano, ci sono state perdite di vite "da entrambe le parti". La dichiarazione non specifica il numero di vittime cinesi e ha aggiunto che alti funzionari militari di entrambe le parti si stanno incontrando per disinnescare la situazione.
Da parte sua, oggi in una conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha dichiarato che "le truppe indiane hanno violato gravemente il nostro territorio e hanno attraversato due volte il confine per attività illegali, hanno provocato e attaccato personale cinese, il che ha causato gravi scontri fisici tra le due parti”.
"La Cina - ha aggiunto Zhao - ha presentato forti proteste alla parte indiana, e ancora una volta le chiediamo solennemente alla parte indiana di rispettarci, regolare rigorosamente le sue truppe di prima linea, non oltrepassare il confine e non suscitare problemi né fare mosse unilaterali che potrebbero complicare le cose”. "Entrambi i Paesi hanno concordato di risolvere la questione attraverso il dialogo e la partecipazione e di compiere sforzi per allentare la situazione e sostenere la pace e la tranquillità nell'area di confine". Zhao non ha commentato se ci siano state vittime cinesi e le strutture militari cinesi non hanno risposto a una richiesta di commento.
Le tensioni sono aumentate in Himalaya lungo uno dei confini terrestri più lunghi del mondo dallo scorso mese, con Nuova Delhi e Pechino che accusano entrambe di aver oltrepassato la Linea di controllo effettivo (LAC) che separa i due vicini armati nucleari. Il territorio è stato a lungo conteso, esplodendo in numerosi conflitti minori e conflitti diplomatici dopo una sanguinosa guerra tra i due paesi nel 1962.
La linea di controllo effettivo si estende tra Aksai Chin, controllato dai cinesi, e il resto della contesa regione del Jammu e Kashmir.
La linea di confine provvisoria è stata il risultato della disputa sul confine tra India e Cina nel 1962, ma nessuna delle due parti concorda esattamente dove si trova o per quanto tempo.
03/01/2022 10:00